PianetaChampions
·12 novembre 2024
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Tra i tanti e vari temi affrontati, Adriano ha raccontato anche i gravi problemi con l’alcolismo a margine della sua autobiografia. Ecco quanto ripreso da TMW.
“Tornavo a casa e trovavo sempre un motivo per bere, o perché c’erano i miei amici o perché non volevo stare in silenzio e pensare a stronzate. Molte persone usano il calcio come valvola di sfogo. Io, invece, avevo bisogno di una via di fuga dal calcio. La mia fuga dal calcio era la famiglia e mio padre. Quando se n’è andato lui, il mio compagno è diventato il bere. Arrivavo tardi agli allenamenti. Il club provava a insabbiare tutto. Mi facevano le multe, ma non me ne importava nulla. La mia depressione aveva raggiunto un livello che non voglio neanche ricordare”.
“Un giorno Moratti mi disse: ‘Vorremmo mandarti in un posto speciale’. Mi volevano mandare in Svizzera in una clinica di riabilitazione. Ero depresso. Non capivo di cosa stessero parlando: ‘Perché stai cercando di mandarmi in un ospedale psichiatrico?’. Ho iniziato a innervosirmi. Un giocatore ricoverato in clinica riabilitativa? Porca puttana, no!”.