Adzic Juve, parla il dt del Montenegro Stanojevic: «Quando ha segnato il gol decisivo contro l’Inter, tutto il Paese ha festeggiato» | OneFootball

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·13 ottobre 2025

Adzic Juve, parla il dt del Montenegro Stanojevic: «Quando ha segnato il gol decisivo contro l’Inter, tutto il Paese ha festeggiato»

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Adzic Juve, parla il dt della nazionale montenegrina Stanojevic: «Quando ha segnato il gol decisivo contro l’Inter, il Paese ha festeggiato»

Filip Stanojevic è il direttore tecnico delle nazionali giovanili del Montenegro. Tuttosport lo ha incontrato per parlare di Adzic, che lui conosce molto bene.

ADZIC – «Dalle sue prime apparizioni nelle selezioni giovanili, a 14-15 anni, è sempre stato un piacere vederlo sia in allenamento che in partita. Già a 16 anni dimostrava un talento straordinario, segnando contro grandi nazionali, così come con il Budućnost nel campionato montenegrino e nelle competizioni europee. La sua specialità sono i calci di punizione: potenti, precisi e decisivi. L’ha dimostrato nel modo migliore quando i suoi gol hanno portato l’Under 19 del Montenegro agli Europei di categoria partita per la prima volta nella storia. Anche un idolo come Jovetić lo considera già un futuro lea der della nazionale maggiore»IL GOL ALL’INTER – «La Juventus ha molti tifosi in Montenegro e ancora di più da quando Vasilije gioca con loro. In tanti hanno guardato quella partita solo per lui. Quando ha segnato il gol decisivo contro l’Inter, tutto il Paese ha festeggiato. Non è stata solo una vittoria della Juventus, ma è sembrata la vittoria di un’intera piccola nazione: un momento unico. Ma ne arriveranno altri, ne sono certo».LA JUVE PER LUI – «Per lui ogni giorno è un sogno. Si sta davvero godendo tutto: dal lavoro con allenatori e compagni, fino al sostegno dei tifosi e alla professionalità dello staff. Ma ciò che colpisce di più è che non si sia accontentato di arrivare a Torino. Sta lottando per guadagnarsi un posto in squadra. Vuole essere un giocatore che fa la differenza nei grandi momenti, come nella partita contro l’Inter».L’IDOLO DA BAMBINO – «È sempre stato Lionel Messi».CHI GLI RICORDA – «Il suo stile di gioco mi ricorda quello di Kevin De Bruyne: non perché lo imiti, ma per il modo in cui legge il gioco, anticipa i movimenti e crea occasioni per i compagni. La sua visione, la precisione nei passaggi e la capacità di influenzare la partita nei momenti decisivi sono davvero notevoli».É SOLO L’INIZIO – «Vasilije sta già scrivendo la storia e siamo solo all’inizio. Ha talento, energia e soprattutto la mentalità di un vincente. Ci renderà orgogliosi altre volte, ne sono sicurissimo. Non gioca solo a calcio, porta il nome del Montenegro sul palcoscenico più importante e ogni giorno ci dimostra che niente è impossibile»


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