Adzic Juventus, la pagella contro il Verona esalta il montenegrino: «Trequartista moderno, ora tocca a lui». Il commento per il “nuovo” tuttocampista dei bianconeri | OneFootball

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·21 settembre 2025

Adzic Juventus, la pagella contro il Verona esalta il montenegrino: «Trequartista moderno, ora tocca a lui». Il commento per il “nuovo” tuttocampista dei bianconeri

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Adzic Juventus, la pagella contro il Verona esalta il montenegrino: ecco il giudizio della sua prestazione

Nel grigiore del pareggio della Juventus contro l’Hellas Verona, una delle poche note liete è stata la prestazione di Vasilije Adzic. Entrato in campo nella ripresa, il giovane talento montenegrino ha offerto sprazzi di grande qualità e personalità, guadagnandosi un’importante promozione nelle pagelle del giorno dopo e confermando le impressioni di chi lo vede già pronto per un ruolo da protagonista.

La Gazzetta dello Sport ha premiato la sua performance con un voto di 6,5, un giudizio che certifica il suo ottimo impatto sulla partita. In un match bloccato e spigoloso, Adzic, centrocampista classe 2006, è entrato con la giusta mentalità, provando a dare la scossa alla manovra bianconera con giocate di qualità e senza timori reverenziali.


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Ma ciò che sta impressionando di più di questo giocatore è la sua incredibile completezza. Non è un trequartista classico, ma un centrocampista totale, moderno, capace di abbinare doti tecniche di alto livello a un lavoro oscuro ma preziosissimo in fase di non possesso.

Adzic Juventus: qualità da 10 e sacrificio da mediano

Come sottolineano molti osservatori, Adzic ha il fisico, le movenze e i colpi che lo avvicinano a un numero 10 dei giorni nostri. È un giocatore in grado di creare, di inventare, di accendere la luce con una giocata.

Tuttavia, a questa fantasia abbina un sorprendente spirito di sacrificio. Quando la palla ce l’hanno gli avversari, non si risparmia. Lavora in copertura, pressa e lotta quasi come un “medianaccio”, dimostrando un’applicazione e una dedizione che sono merce rara in un talento così giovane.

Questa sua doppia anima lo rende un jolly preziosissimo per l’allenatore Igor Tudor. Può agire sia da trequartista che da mezzala, offrendo soluzioni tattiche diverse a partita in corso. Dopo un primo periodo di ambientamento, la sua prestazione al Bentegodi ha lanciato un messaggio forte e chiaro: il suo apprendistato può considerarsi concluso. Come in molti sostengono, “adesso tocca a lui” prendersi un ruolo di primo piano nel centrocampo della Vecchia Signora.

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