PianetaSerieB
·13 novembre 2025
😪 Alberto Brandi sulla Samp: “Pensavo avessero imparato dall’anno scorso, ma è un loop continuo. Fa male vederla così”

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·13 novembre 2025

Alberto Brandi, direttore di SportMediaset e noto conduttore di Pressing, ha detto la sua sul complicatissimo momento storico della Sampdoria ai microfoni di ClubDoria46.it:
“Ho visto personalmente vincere uno Scudetto, ho visto cosa ha significato per la città quella vittoria. E ho visto come una squadra sia diventata un po’ la squadra di tutti, quella Sampdoria amata da tutti, un po’ per i suoi personaggi e con quella passione che si trascinava tutto dietro. Vederla in questa situazione mi fa sempre male.
Tutte le volte mi dicono che adesso, superato questo momento, avranno capito come bisogna comportarsi, cosa bisogna fare, cosa bisogna cambiare. Invece vedo che questo loop negativo prosegue e continua. Speravo che il punto di svolta fosse il salvataggio in extremis dell’anno scorso e che quest’anno ci si potesse ripresentare con un progetto che nel corso degli anni avrebbe potuto riportare la Sampdoria nel campionato di sua competenza, che non è certo la Serie B…
Vedo che non sono ancora usciti dal tunnel e mi spiace da chi segue da tantissimo tempo il calcio e per quella maglia, quella passione, quei colori e tutto quello che ha significato la Sampdoria, soprattutto negli anni 90, negli anni d’oro, dovrà prima o poi tornare al palcoscenico che maggiormente le compete.
Ritorno Mancini? Dipende solo da lui, penso che ce l’abbia in testa come progetto. Anche se adesso ha cominciato una nuova avventura in panchina. Però sì, ci vuole un personaggio di questo tipo, è innegabile. Un personaggio che conosca a fondo il valore della Sampdoria, che possa investire in termini economici ma soprattutto di competenza. A volte il problema è trasmettere il valore della società, cioè la dirigenza e l’allenatore non riescono a trasmettere cosa significa essere un giocatore della Sampdoria. Chi è meglio di Mancini può esercitare un ruolo del genere?
Se Mancini dovesse tornare alla Sampdoria, anche lui dovrà adeguarsi allo stile del calcio di questi tempi, che è uno stile mondiale, non italiano. Ma lui è un uomo di calcio…”









































