Calcionews24
·17 luglio 2024
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Alessandro Nesta è il nuovo allenatore del Monza. Voluto fortemente da Adriano Galliani, l’ex difensore del Milan allenerà i brianzoli sostituendo Raffaele Palladino, andato alla Fiorentina. Ecco le parole del mister a La Gazzetta dello Spor
COSA CAMBIA DALLA B ALLA A – «Sento ancora di più la responsabilità dell’impegno. Poi l’approccio umano con i giocatori è simile. Lo sono stato e penso di avere strumenti per avvicinarmi a loro in certi momenti, tirarli su e sostenerli. Ma se rimani un ex calciatore non hai futuro. Devi essere allenatore per costruire giorno dopo giorno. E devi studiare. Poi sono anche fortunato ad avere uno staff molto preparato».
LA SCELTA DI FARE L’ALLENATORE – «Durante gli ultimi due anni in cui giocavo. Il corpo mi mandava segnali chiari e mi sono spaventato. Quando ho smesso, ho sofferto. Mi mancavano il campo e l’adrenalina. Allora l’unico modo per ricrearmi la competizione era fare l’allenatore. Io ricerco quello, la pressione. L’inattività mi annoia».
LA CHIAMATA DI GALLIANI – «Girava la voce, ma non ci credevo… Quando mi ha chiamato ho pensato “Mi sa che è vero allora…”. Mi ha detto “Tu sei l’allenatore del Monza”».
UN MONZA ITALIANO – «Era così anche al Milan. Gruppo storico di italiani e poi quando arrivano gli stranieri si trasmette il modo di vivere».
LAVORARE CON GALLIANI – «É un piacere, come lo è sempre stato. Qui al Monza la sua mano si percepisce ovunque. E non manca nulla, le strutture sono eccezionali, in pieno stile Berlusconi».
OMARI FORSON – «Un ragazzo di talento, molto timido, ma con potenziale. Piano piano si scioglierà, mancino che gioca a destra, un’ala-trequartista».
PIRLO E INZAGHI COLLEGHI – «Fa specie… con Pirlo siamo come fratelli, eravamo sempre in camera insieme… come Sella e Cavallo de “L’allenatore nel pallone”».