Ali Barat, il nuovo re degli agenti, ricorda Raiola: «Enorme rispetto per Mino e per ciò che ha fatto in questo settore. Vincere è bello, ma conta la fiducia dei giocatori» | OneFootball

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Calcionews24

·1 dicembre 2025

Ali Barat, il nuovo re degli agenti, ricorda Raiola: «Enorme rispetto per Mino e per ciò che ha fatto in questo settore. Vincere è bello, ma conta la fiducia dei giocatori»

Immagine dell'articolo:Ali Barat, il nuovo re degli agenti, ricorda Raiola: «Enorme rispetto per Mino e per ciò che ha fatto in questo settore. Vincere è bello, ma conta la fiducia dei giocatori»

Ali Barat, il nuovo re degli agenti, ricorda Raiola. Il CEO di Epic Sports Management, ha parlato a Tuttosport dopo il successo ai Golden Boy Awards

Ali Barat, fondatore e CEO di Epic Sports Management, ha conquistato l’attenzione del mondo del calcio con la sua agenzia, che in soli cinque anni è riuscita a scalare le vette del mercato.

Intervistato da Tuttosport, Barat ha raccontato i retroscena della sua carriera, il successo ottenuto ai Golden Boy Awards e la sua visione del calcio moderno, che pone al centro non solo il denaro, ma anche la professionalità e la fiducia.


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DUE VOLTE GOLDEN AGENT«Provo un grande senso di responsabilità. Un trofeo è bello per una sera, ma ciò che conta davvero è la fiducia che i giocatori, le famiglie e i club ripongono in te ogni singolo giorno. Vincere come agente più giovane nel 2023 e poi di nuovo ora, due anni dopo, mi ricorda che sta emergendo una nuova generazione di agenti e che dobbiamo puntare in alto in termini di valori e professionalità».

IL PARAGONE CON RAIOLA«Ho un enorme rispetto per Mino Raiola e per ciò che ha fatto in questo settore. Ha cambiato il ruolo dell’agente e ha aperto porte che prima non esistevano. Quando la gente fa questo paragone, lo prendo come un complimento alla sua eredità, non a me stesso».

IL SEGRETO DELLE OPERAZIONI MILIONARIE«Nessun trucco magico. Il “segreto” consiste in anni di preparazione. Quest’estate abbiamo concluso operazioni importanti in diversi campionati di alto livello ma nessuna di queste trattative è iniziata a giugno o luglio. Sono cominciate ben prima, nel rapporto con il giocatore e la sua famiglia, nella ricerca dei club giusti, nella fiducia che abbiamo costruito con i direttori sportivi e i presidenti. La nostra regola è semplice: la quantità funziona solo se non si sacrifica mai la qualità».

LA STRATEGIA DI LAVORO«Penso di essere un ottimo stratega e un gran lavoratore, la mia strategia è il mio punto di forza. Concentrazione e disciplina: sono molto freddo nell’eseguire il mio piano. Non mi lascio mai distrarre: molti agenti si lasciano invece “svagare” dai soldi, dalle opportunità…».

L’AGENZIA “BOUTIQUE”«Usiamo il termine “boutique” perché abbiamo scelto la profondità piuttosto che la quantità. Non vogliamo un “roster” di 300 giocatori, ma una “rosa” in cui conosciamo ogni dettaglio della vita, della famiglia, delle ambizioni e della personalità di ciascun giocatore».

LA SEDE AD ABU DHABI«Avere il nostro quartier generale negli Emirati ci pone al crocevia tra Europa, Africa e Asia. Con un solo volo diretto aggiungiamo Londra, Il Cairo o Mumbai. Per un’agenzia globale, questa posizione geografica è impagabile. In meno di un’ora c’è Doha (Qatar) con il PSG e Riyadh (Arabia) con la Saudi Pro League. E proprio ad Abu Dhabi c’è il City Football Group».

IL MERCATO DI GENNAIO«M’aspetto un mercato invernale con poche mosse, ma molto strategiche. Penso che vedremo prestiti intelligenti, manovre creative e club che cercheranno di sistemare una o due posizioni chiave piuttosto che fare rivoluzioni».

COMOLLI ALLA JUVENTUS«Sono convinto che con lui il club sia in ottime mani. Ha svolto un lavoro eccezionale al Tolosa e in precedenza al Liverpool. È uno dei grandi dirigenti del calcio moderno, con una visione chiara, un forte approccio basato sui dati e il coraggio di costruire progetti sostenibili. Con questo tipo di leadership al vertice, il futuro bianconero sarà brillante».

IL COMPLIMENTO PIÙ BELLO«La mamma di un calciatore mi ha chiesto solo una cosa: “Per favore, proteggi nostro figlio”. Mi ha commosso».

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