Milannews24
·11 settembre 2025
Allegri Milan, Capello gli indica l’obiettivo stagionale e non solo: particolare paragone tra i rossoneri e…

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·11 settembre 2025
Fabio Capello, storico difensore rossonero e stimato allenatore, ha analizzato con il Corriere della Sera le prime uscite del nuovo Milan guidato da Massimiliano Allegri. Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: il Milan ha delle lacune significative, specialmente nella fase difensiva. Secondo l’ex tecnico del Real Madrid, la squadra si trova in una situazione simile a quella della Nazionale italiana, con evidenti problemi di equilibrio e solidità.
“Eh mi pare che sia nella stessa situazione della Nazionale. Ha un centrocampo che fa poco filtro e difensori che guardano molto la palla e poco gli avversari“, ha dichiarato Capello. Questa è una critica diretta che sottolinea una preoccupante mancanza di coordinazione e un atteggiamento passivo da parte della retroguardia. Il centrocampo, in particolare, non riesce a fornire la giusta protezione, lasciando la difesa esposta agli attacchi avversari.
Capello non si ferma qui e punta il dito anche sulla fase di non possesso. “Senza contare che quando si perde il pallone rientrano in pochi e pure lentamente“, aggiunge. Questo aspetto evidenzia un deficit di reattività e sacrificio, un problema di mentalità che va oltre le mere questioni tecniche o tattiche. La lentezza nel recupero e la scarsa partecipazione al rientro compromettono seriamente la compattezza della squadra, rendendola vulnerabile al contropiede.
Il direttore sportivo Igli Tare, insieme ad Allegri, ha il difficile compito di intervenire su queste carenze. Le dichiarazioni di Capello arrivano come un campanello d’allarme e suggeriscono che il mercato estivo, seppur rivoluzionario, non ha risolto tutti i problemi strutturali della squadra.
Capello utilizza una metafora molto efficace per descrivere la struttura di una squadra di calcio. “Una squadra è come un albero“, spiega. E il tronco è la base portante, che si compone di elementi chiave e imprescindibili: “un difensore centrale solido, un centrocampista che scherma e dà il via alla manovra e un attaccante che segna“. Questo è ciò che l’ex allenatore definisce la colonna vertebrale di una squadra vincente.
Secondo Capello, al nuovo Milan di Allegri e Tare manca più di uno di questi elementi fondamentali. Ciononostante, ha fiducia nelle capacità dell’allenatore. “Mi sembra che qui manca più di un elemento ma Max è un allenatore intelligente e troverà il modo di sopperire“, ha affermato. Un attestato di stima che riconosce la bravura di Allegri nel gestire situazioni complesse e nel trovare soluzioni creative ai problemi tattici.
Infine, Capello affronta il tema degli obiettivi realistici del Milan. Senza le coppe europee, la squadra ha un solo focus: il campionato. L’obiettivo minimo, secondo il tecnico, deve essere la qualificazione alla Champions League. “Un posto in Champions è l’obiettivo realistico? Direi minimo, non giocando le coppe“, ha concluso Capello. Una pressione aggiuntiva, ma necessaria, per una squadra che vuole tornare ai vertici del calcio italiano e che ha un organico, seppur con le lacune evidenziate, che deve puntare in alto.
Le parole di Fabio Capello non sono un’accusa, ma un’analisi lucida e profonda che mette in risalto le difficoltà iniziali del Milan. Massimiliano Allegri è chiamato a rispondere a queste critiche sul campo, lavorando sui meccanismi difensivi e sulla mentalità della squadra per costruire una base solida in vista degli impegni futuri.