Calcionews24
·29 maggio 2025
Allegri Milan, Pellegatti chiarisce: «Tifosi non fatevi ingannare da queste cose. Vi spiego tutto»

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·29 maggio 2025
Carlo Pellegatti, noto giornalista da sempre vicino all’ambiente rossonero, ha espresso la propria opinione sul possibile ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, allontanandosi nettamente da una delle teorie più iconiche associate all’allenatore livornese: quella del “corto muso”.
Secondo Pellegatti, l’idea che Allegri sia un tecnico votato esclusivamente a un gioco attendista, incentrato sulla gestione del risultato e sul minimo scarto, è una lettura troppo semplificata e non sempre coerente con quanto espresso in passato dalle sue squadre, soprattutto nel suo primo ciclo al Milan. Il giornalista ha voluto ricordare, infatti, come la stagione 2010/2011, conclusasi con la vittoria dello scudetto da parte dei rossoneri, sia la prova evidente che Allegri non sia mai stato soltanto un “minimalista del risultato”.
Intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset, Pellegatti ha dichiarato:
«I tifosi rossoneri non si facciano ingannare dalle voci su Allegri: nel 2010/11 il Milan segnò 65 gol subendone solo 24. Alla faccia del corto muso, lui vince di qualche lunghezza!».
Un’affermazione che sottolinea come quella squadra, costruita con un equilibrio tattico ben definito ma anche con una forte vocazione offensiva, fosse tutt’altro che rinunciataria. Il Milan di Allegri, in quella stagione, fu una formazione solida, organizzata, ma anche capace di offrire un calcio efficace e spettacolare in molti momenti del campionato.
Pellegatti invita quindi i tifosi a non lasciarsi fuorviare da etichette o slogan e a valutare con lucidità le qualità dell’allenatore, al di là della narrativa che si è consolidata negli anni. L’identità tattica di Allegri può essere anche flessibile, capace di adattarsi al contesto e ai giocatori a disposizione.
Con il Milan ancora alla ricerca del profilo giusto per guidare il nuovo ciclo, le voci su Allegri restano insistenti. E mentre il dibattito tra sostenitori e critici continua ad accendersi, Pellegatti prova a riportare l’attenzione sui dati concreti e sulla storia recente, sostenendo che l’Allegri “primo atto” al Milan sia stato tutt’altro che una semplice espressione del “corto muso”.