Milannews24
·8 luglio 2025
Allegri Milan, Serafini spiega: «In conferenza stampa ha mentito su questa cosa e ce ne accorgeremo tutti»

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·8 luglio 2025
Il tanto atteso ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, a undici anni di distanza dalla sua ultima esperienza, ha acceso il dibattito tra addetti ai lavori e tifosi. Tra le voci più autorevoli, quella di Luca Serafini, noto giornalista e tifoso rossonero, che ha offerto il suo commento schietto durante la trasmissione “Tutti Convocati” su Radio 24. Le sue parole, dense di analisi e attesa per il futuro del Diavolo, gettano luce sulle prime impressioni lasciate dalla conferenza stampa del tecnico livornese.
Serafini ha subito sottolineato due “fatti epocali” emersi dalla conferenza stampa. Il primo, e forse più sorprendente per molti, è stata “l’assenza di Ibra che ci ha risparmiato i proclami di luglio”. Un’affermazione che suggerisce una certa stanchezza o forse una preferenza per un approccio più sobrio rispetto al passato, evitando le grandi dichiarazioni che spesso caratterizzavano l’inizio delle stagioni milaniste. La mancanza della figura ingombrante ma carismatica di Zlatan Ibrahimović, spesso protagonista di annunci roboanti, è stata interpretata da Serafini come un segnale di un cambio di rotta nella comunicazione del club.
Il secondo punto cruciale evidenziato dal giornalista è la “presenza di Tare che rappresenta la conoscenza di calcio la cui carenza si rimproverava al Milan post Maldini”. L’arrivo di Igli Tare, figura con una profonda esperienza nel mondo del calcio, è visto come un tassello fondamentale per colmare quel vuoto di competenza tecnica e visione strategica che, a detta di molti, si era palesato nell’era post-Maldini. Questo innesto dirigenziale è un chiaro segnale della volontà del Milan di rafforzare la propria struttura, puntando su figure che possano garantire una maggiore solidità e competenza calcistica.
Tuttavia, nonostante questi aspetti positivi, Serafini ha espresso una certa delusione riguardo al tono di Allegri: “L’ho trovato troppo diplomatico oggi Allegri. Me lo aspettavo un po’ più fantino, invece è stato molto moderato”. Questa dichiarazione rivela l’attesa di un Massimiliano Allegri più deciso, più “fantino” nel senso di un condottiero pronto a prendere le redini con piglio deciso. Invece, la sua moderazione e la sua diplomazia hanno lasciato Serafini con l’impressione di un tecnico che ha voluto mantenere un profilo basso, forse per non alzare troppo le aspettative o per non sbilanciarsi in promesse premature.
La critica più pungente, però, riguarda la presunta assenza di rivoluzione: “ha mentito sul fatto che non ci sarà rivoluzione, il Milan sarà rivoluzionato”. Qui Serafini è categorico. Le parole di Allegri, che minimizzavano l’entità dei cambiamenti, sono smentite dalla visione del giornalista. Secondo Serafini, il Milan ha bisogno, e subirà, una rivoluzione profonda, ben oltre quanto dichiarato dal tecnico in conferenza. Questa discordanza tra le affermazioni di Allegri e l’analisi di Serafini evidenzia una prospettiva ben definita sulle necessità attuali del club rossonero, che per il giornalista non possono prescindere da un vero e proprio stravolgimento dell’assetto attuale.
In sintesi, l’analisi di Luca Serafini, come riportato da Radio 24, offre uno spaccato interessante sulle prime impressioni del ritorno di Allegri al Milan. Tra la sorpresa per l’assenza di Ibra e l’apprezzamento per l’arrivo di Tare, emerge una certa insoddisfazione per la diplomazia eccessiva del tecnico e la ferma convinzione che, nonostante le sue parole, il Milan sia destinato a una rivoluzione sostanziale. Le prossime settimane e i primi impegni stagionali diranno se l’analisi di Serafini si rivelerà premonitrice e se il Milan di Allegri saprà davvero trasformarsi per tornare ai vertici.
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