Milannews24
·27 novembre 2025
Allegri, pochi cambi e difesa blindata. Il tecnico spiega la strategia. «Le sostituzioni si fanno solo in un caso»

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La decisione strategica presa la scorsa estate di puntare su una rosa corta ha sollevato diverse discussioni, ma rispecchia fedelmente la gestione tattica di Massimiliano Allegri, che ha ormai definito una formazione tipo basata sull’intoccabile 3-5-2. Secondo l’analisi riportata da Calciomercato.com, nelle prime 13 gare di Serie A il Milan viaggia a una media di soli 3.5 cambi a partita, un dato che scende addirittura a 3 nelle ultime uscite e che pone i rossoneri al terzultimo posto nei top 5 campionati europei per sostituzioni effettuate, davanti soltanto a Everton e Crystal Palace. In conferenza stampa, il tecnico ha voluto chiarire il suo pensiero su questa statistica.
LA SPIEGAZIONE – «La rosa corta assolutamente no. Ci sono mancati Rabiot, Pulisic ed Estupinan nell’ultimo mese. A volte i cambi servono, ma a volte i cambi non servono oppure li fai tanto per fare e non va bene. I cambi vanno fatto quando c’è bisogno, a volte ci sono partite in cui non ce n’è bisogno».
Altro pilastro della gestione Allegri è la difesa a tre, un assetto che ha rivitalizzato elementi come Tomori e Pavlovic e ha consacrato Matteo Gabbia, giunto a un livello tale da riconquistare la maglia azzurra. Trova meno spazio invece Koni De Winter: acquistato per venti milioni dal Genoa, al momento è una riserva di lusso utilizzata col contagocce (7 presenze in A), pur restando molto stimato dallo staff. Diversa la situazione per le seconde linee più giovani: se lo svizzero Athekame resterà in rossonero come vice-Saelemaekers forte del gol al Pisa, il destino di David Odogu è segnato. Il giovane difensore, apprezzato per l’impegno ma mai esordiente in campionato, andrà via a gennaio in prestito per maturare quell’esperienza preziosa che oggi a Milanello non può trovare.









































