PianetaSerieB
·7 giugno 2025
😔 Anche la SPAL a un passo dal baratro, il sindaco contro Tacopina: “Ha giocato col cuore di una città, zero rispetto”

In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·7 giugno 2025
Non solo la catastrofe sportiva legata al Brescia in queste frenetiche ore: anche un’altra società storica del nostro calcio, ovvero la SPAL, appare oramai a un passo dal baratro del dilettantismo.
Gli estensi hanno si presentato domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C entro la perentoria deadline della scorsa mezzanotte, ma la stessa si è clamorosamente rivelata incompleta: il patron Joe Tacopina e il socio italo-americano, Marcello Follano, non hanno infatti allegato la relativa documentazione inerente al pagamento delle scadenze per circa 3 milioni di euro, più la necessaria fideiussione da 700.000. Una richiesta che, il prossimo 9 giugno, la Covisoc, per ovvie ragioni, boccerà.
Un epilogo tanto triste quanto inatteso per tutto l’ambiente emiliano che, come evidenziano diverse fonti locali, pensava di poter vivere settimane più tranquille sul piano sportivo rispetto a quelle, decisamente più concitate, degli ultimi due anni. Almeno fino a qualche giorno fa…
A insorgere contro la scellerata gestione della proprietà è stato anche il sindaco della città di Ferrara, Alan Fabbri.
«La notizia che la Spal non giocherà in Serie C rappresenta una delle pagine più tristi e amare della nostra storia sportiva. Dobbiamo prendere atto che la proprietà non ha avuto il rispetto che la città, i tifosi e la storia di questi colori meritavano. Non si gioca con il cuore di una città intera. Questo è il tempo della delusione, della rabbia. Ma è anche il tempo di non perdersi d’animo. Come sindaco, e come cittadino, sento il dovere di mettermi da subito in campo con la mia squadra, insieme a chi vorrà esserci, per costruire un nuovo percorso per la Spal. Ferrara non può e non deve restare senza la sua squadra. Serve unità, serve impegno di tutti: istituzioni, imprenditori, tifosi. Sarà dura, ma dobbiamo provarci».