Juventusnews24
·31 ottobre 2025
Andreazzoli ai tifosi della Juve: «Dovete essere intelligenti, Spalletti vi renderà belli e vincenti. La storia del tatuaggio…»

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Aurelio Andreazzoli, ex collaboratore e grande amico di Luciano Spalletti, è stato intervistato da Tuttosport per parlare del nuovo tecnico della Juventus.
QUANTO TEMPO SERVE A SPALLETTI – «Non tanto. Io mi auguro che Luciano faccia vedere quello che ha sempre dimostrato. Lui riesce costantemente a imprimere il suo marchio. La mano, si vedrà subito. Per i dettagli, per andare nel particolare invece servirà comunque tempo. Sono i più diffi cili da curare. Ma inciderà subito, andando poi ad affinare i particolari: sono quelli che fanno la differenza a lungo andare».
A NAPOLI E NON SOLO – «Basta guardare la sua storia. Si ripete. Guardi, lui è fenomenale. Ha il piacere di far esprimere al massimo gli attaccanti, che dal suo gioco possono sicuramente beneficiare. E in passato ha guidato una Roma che per me giocava il miglior calcio d’Europa, almeno la prima versione. Senza dimenticare l’Udinese in Champions League».
BEL GIOCO E SOSTANZA – «Io credo che vedere le squadre esprimersi bene piaccia davvero a tutti, in primis al pubblico. E il raggiungimento dei risultati per me è legato assolutamente all’espressione del collettivo. Dentro il bello di Spalletti c’è la sostanza. L’estetica può portare al risultato».
IMPATTO SU VLAHOVIC- «E come posso risponderle io? Credo questo, sul serbo: è una fortuna per chi fa il nostro mestiere. Ed è uno che può darti tantissimo. Quando era andato via dalla Fiorentina aveva un potenziale enorme, e può averlo ancora. Non penso possano esserci problemi, è meglio averlo a disposizione».
DIFFICOLTA’ AMBIENTALI? – «L’ambiente faccia come vuole, per me sarebbe un comportamento non esattamente intelligente. Il tifoso juventino deve avere il desiderio di vedere una squadra brava a esprimersi in maniera compiuta. Chi sia alla guida mi sembra relativo».
TATUAGGIO – «Scemenze. Allora mettiamoci a commentare anche come si veste un allenatore. Di cosa parliamo? Mi auguro non vengano considerate. Che si valuti il lavoro sul campo. Basta dargli tempo…».
A LUCIANO SERVE SUPPORTO – «Tutti ne abbiamo bisogno. Necessitiamo del sostegno, di collaborazione, di aiuto. Luciano non è immune da questo. Servirà unione di intenti per sentirsi importanti e per andare avanti. Poi a maggio, se le parti non saranno contente, si potrano pure separare: parlo in generale, chiaramente. Se gli juventini vogliono vincere, occorre coesione. Da subito».









































