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·30 settembre 2025
Atalanta Bruges, Emanuele Tresoldi: «Mio figlio Nicolò, dal tennis all’Hannover. La FIGC non lo ha mai cercato. Ecco per quale squadra tifa»

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·30 settembre 2025
Emanuele Tresoldi, padre di Nicolò, giovane talento italiano che sta brillando nel Club Bruges e nell’Under 21 tedesca, si racconta a La Gazzetta dello Sport, svelando un percorso di crescita sportiva e personale tutt’altro che comune per suo figlio. Tra tennis e calcio, la Germania e un legame mai interrotto con l’Italia, il racconto di un padre orgoglioso che stasera, con il Bruges impegnato contro l’Atalanta in Champions, vivrà una serata speciale.
NICOLÒ E IL TENNIS«In realtà fino ai 13 anni ha giocato quasi più a tennis che a calcio: è stato campione italiano U10, ha fatto due semifinali al Lemon Bowl. E quando c’è stato da scegliere tra calcio e tennis non è stato così semplice… Nel circuito si è allenato con Nardi e incrociava Cobolli e Bove».
IN GERMANIA PER LA FAMIGLIA«Per seguire il lavoro di mia moglie abbiamo deciso di prendere l’occasione. È stata più una scelta di vita per lui e sua sorella Sofia di 3 anni più grande. In Germania hanno imparato a parlare bene inglese, tedesco e spagnolo».
L’EMERSIONE DEL TALENTO NEL CALCIO«Grazie al campionato studentesco è stato visionato dall’Hannover che all’inizio gli ha lasciato l’opportunità di allenarsi in entrambi gli sport. Poi però ha dovuto scegliere…».
HANNOVER NON ERA L’UNICA SCELTA«In realtà potevamo andare a Manchester, ma la Brexit…».
L’AMORE PER IL MILAN«Atalanta, Bologna, Fiorentina, Juventus e Milan lo avevano monitorato prima che partissimo per la Germania. Nicolò è tifoso del Milan e il suo idolo è Pippo Inzaghi».
L’UNDER 21 TEDESCA E IL SILENZIO DELLA FIGC«Mai [contatti con la FIGC], ma a dire il vero Nicolò non è un predestinato. Si è formato un passo alla volta, era un po’ “nascosto”».
ATALANTA-BRUGES«Mia moglie Barbara è bergamasca: sarà l’occasione per tornare allo stadio per una rimpatriata di famiglia. E spero di rivedere Antonio Percassi che ho avuto come presidente quando giocavo nell’Atalanta»
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