Calcionews24
·24 novembre 2025
Atalanta, la cura Palladino inizia a dare i suoi frutti: la Champions il primo crocevia importante per il destino della Dea

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Raffaele Palladino sta iniziando a imprimere la sua impronta sulla Atalanta, e il primo vero banco di prova per il tecnico arriverà mercoledì sera a Francoforte, nella sfida di Champions League che potrebbe indirizzare la stagione europea dei nerazzurri. La sconfitta contro il Napoli, pesante soprattutto nel primo tempo, ha fornito però indicazioni chiare sulle criticità da affrontare, anche nel brevissimo periodo a disposizione.
La priorità per Palladino è mentale. La Atalanta ha evidenziato troppe partenze ad handicap e un approccio discontinuo alle partite, con una squadra che spesso fatica a entrare subito nel match. Come ha spiegato lo stesso tecnico, «molte squadre sul 3-0 avrebbero mollato, noi no». Un segnale positivo, ma che non cancella le amnesie iniziali. Ricostruire autostima e concentrazione è essenziale per una squadra reduce da tre sconfitte consecutive in campionato e appena cinque punti raccolti nelle ultime otto giornate.
La volontà di rompere col passato è evidente. Come segnala La Gazzetta dello Sport, le correzioni viste al Maradona testimoniano una Atalanta pronta a cambiare pelle: cambio di modulo, uomini e atteggiamento hanno dato una nuova energia al gruppo. L’inserimento di Zalewski e Scamacca è stato un segnale chiaro, mentre altri giocatori come Kolasinac e Musah potrebbero presto ritagliarsi un ruolo importante nella nuova filosofia tattica.
Sul piano difensivo, la Atalanta deve ancora ritrovare equilibrio. Dopo una partenza solida – con soli sette gol subiti nelle prime nove giornate – nelle ultime tre partite i nerazzurri hanno incassato altrettante reti. La retroguardia appare meno sicura, e in una squadra che fatica a incidere in attacco, il ripristino di solidità difensiva diventa cruciale. Anche il reparto offensivo è in cerca di conferme: con appena quattordici gol segnati in dodici partite, nessun attaccante ha superato quota due reti stagionali. Il ritorno di Scamacca, autore di un assist e protagonista fisico contro il Napoli, può rappresentare una svolta, ma è necessario sviluppare una manovra più fluida, con esterni capaci di allargare il gioco e maggiori collegamenti tra centrocampo e attacco.
Le fasce, finora poco sfruttate, tornano centrali nel progetto di Palladino. La nuova Atalanta deve puntare sull’ampiezza, soprattutto contro avversari che chiudono il centrocampo, per tornare pericolosa negli ultimi 30 metri. Mercoledì a Francoforte si accenderà la prima grande sfida europea di questa nuova era: una Atalanta in transizione, ma con idee chiare e determinazione a invertire il trend. La combinazione di testa, struttura e nuovi volti, unita a un attaccante ritrovato come Scamacca, rappresenta il punto di partenza per il rilancio.









































