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·31 agosto 2024

Atalanta, le mosse di D’Amico convincono tutti: il recap del mercato

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Dentro le mosse di mercato dell’Atalanta, capace anche quest’anno di reinventarsi attraverso la forza delle idee e della programmazione.

Visione, ambizione e la solita, immensa, voglia di stupire. Di migliorare, di migliorarsi. Di crescere, come fanno i grandi: costruendo, intorno ad un’idea, un percorso credibile e vincente. L’Atalanta, in questo settore, avrebbe tanto da insegnare. Non ci sono più dubbi, a tal proposito: Gasperini ha a disposizione una squadra unita e matura, plasmata con cura attraverso lavoro e spirito di sacrificio. Un tessuto di certezze che, in questa sessione di mercato, è stato ulteriormente rinnovato, arricchito e reinventato seguendo precisi criteri di investimento. Senza fretta e, soprattutto, senza mai discostarsi dal credo di base, che contempla nei suoi programmi la selezione di giocatori giovani, pronti e, soprattutto, compatibili con il progetto.


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Difesa e centrocampo: forze fresche per l’Atalanta

”Il nostro campionato inizierà dopo la sosta”, ha detto Gasperini a margine della pesante sconfitta subita ieri sera contro l’Inter. Un risultato (4-0) che non deve ingannare: l’Atalanta ha cambiato molto e, come ogni anno, avrà bisogno di tempo per ingranare. Una cosa è però certa: ogni colpo messo a segno ritocca quel tanto che basta un gruppo che, di per sé, funziona e anche bene. A partire, in primis, dalla difesa, considerevolmente infastidita dagli acciacchi fisici di Kolasinac e Hien e dal brutto infortunio di Scalvini. Rimpinzare il reparto arretrato era tra le priorità del DS nerazzurro Tony D’Amico, che si è presto attivato per soddisfare una necessità chiave: dal mercato sono infatti arrivati Ben Godfrey e Odilon Kossounou, rispettivamente da Everton e Bayer Leverkusen. Entrambi i giocatori rinforzano l’idea di difesa a tre perseguita dal tecnico di Grugliasco: il primo eccelle in marcatura ed è bravo in impostazione, mentre il secondo apporta presenza fisica, stazza e rapidità. Caratteristiche che, combinate, offrono due soluzioni preziose al reparto arretrato.

Stesso discorso può essere fatto per il centrocampo. Che, perso Koopmeiners, ha accolto nel suo parco giochi un giocatore giovane e con rassicuranti margini di crescita: stiamo parlando di Lazar Samardzic. Tante le speranze riposte sul serbo, chiamato ad affrontare il primo banco di prova importante della carriera. Si sa: a Gasperini piace il guizzo tecnico, a patto che sia disciplinato. L’ex Udinese, se seguirà alla lettera le regole del laboratorio di Zingonia, potrà completarsi e ambire al definitivo salto di qualità: è tutto nelle sue mani.

Anche Marco Brescianini avrà molto da imparare. Il classe 2000, nativo di Calcinate, arriva dal Frosinone e garantisce l’apprezzato mix di attributi e quantità in mezzo al rettangolo verde. Un box-to-box strutturato fisicamente, abile negli inserimenti e dotato di ottima gamba: peculiarità che vanno sgrezzate, rifinite, perfezionate. Intenzione che, a Bergamo, riesce spesso.

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Marco Brescianini, nuovo centrocampista dell’Atalanta

L’importanza dei ”quinti”, la scommessa Zaniolo e i gol di Retegui

Ma, a convincere più di ogni altro fattore, è la prontezza e la decisione con cui D’Amico ha letteralmente aggredito le trattative da lui stesso iniziate. Ne è una dimostrazione l’acquisto lampo di Retegui, chiuso per fronteggiare l’infortunio di Scamacca. L’attaccante ex Genoa prende in mano le redini del reparto offensivo aggiungendo mobilità e presenza in area. I gol sono già arrivati: due al Lecce, uno al Torino. L’impressione è che Gasperini abbia trovato il modo di esaltarne le caratteristiche. Cosa che, per adesso, non è riuscito a fare con Nicolò Zaniolo, l’unica effettiva incognita del mercato nerazzurro. Tutta l’attenzione è chiaramente dedicata al classe ’99, probabilmente all’ultima occasione in un top club. L’Atalanta gli ha offerto la possibilità di ritrovarsi, ma una condizione fisica incerta e le prospettive di un rendimento altalenante non permettono di pensare positivo (quantomeno nell’immediato). Le soluzioni dell’attacco, al momento, sono complessivamente ridotte al centravanti italo-argentino, a Lookman (di cui bisogna valutare gli stimoli e l’attaccamento alla causa dopo le insistenti voci su un suo possibile addio) e a De Ketelaere. Vedremo se, alla lunga, si rivelerà un limite o, al contrario, un punto di forza.

Non c’è dubbio, invece, sulla validità delle catene laterali. I famosi ”quinti” saranno ancora la variabile impazzita della squadra, che in estate ha accolto due nuove frecce. Completamente ricostruito l’out di destra, con il corposo acquisto di Raoul Bellanova. Anche lui giovane, anche lui italiano, anche lui idealmente perfetto per Gasperini, che cercava gamba, fiato e alto chilometraggio. Dietro di lui, un colpo rischioso e intelligente allo stesso tempo: Cuadrado è portatore sano di esperienza (così come Rui Patricio, neo-vice Carnesecchi) e, se integro, ha ancora qualcosa da dire e da dare.

Insomma, la strada è tracciata e parla la lingua della sostenibilità e della continuità d’intenti. L’Atalanta riparte dai capisaldi di una programmazione che, ancora oggi, fa scuola nel mondo.

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TURIN, ITALY – AUGUST 25: during the Serie match between Torino and Atalanta at Stadio Olimpico di Torino on August 25, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

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