Calcionews24
·14 novembre 2025
Atalanta, Palladino punta sul rientro di Kolasinac e su altre due carte per rilanciare la Dea. Ecco le ultimissime

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L’Atalanta si prepara a inaugurare un nuovo percorso tecnico con Raffaele Palladino, un cambiamento che porta entusiasmo ma anche la necessità di recuperare elementi fondamentali rimasti ai margini nella gestione precedente. La rosa a disposizione del nuovo allenatore è ampia e ricca di soluzioni, ma ci sono tre giocatori che, per ragioni differenti, non sono riusciti a esprimere appieno il loro potenziale sotto la guida di Ivan Juric. Adesso, però, l’Atalanta ha bisogno di ripartire anche da loro per ritrovare equilibrio, qualità e continuità.
Il primo nome è quello di Sead Kolasinac. Nella scorsa stagione, complice la sua struttura fisica e alcune difficoltà nel rientrare in piena forma, non è mai riuscito a interpretare al meglio il gioco richiesto da Juric, un sistema che esige intensità continua e grande aggressività nell’uscita palla. L’Atalanta ha sentito la sua mancanza, soprattutto per la capacità di garantire esperienza, leadership e duttilità tattica. Con Palladino, che ama costruire dal basso e valorizzare i difensori in fase di impostazione, Kolasinac può tornare a essere un perno importante.
Il secondo tassello è Ederson, uno dei centrocampisti più talentuosi della rosa. Durante l’era Juric, il brasiliano ha faticato a inserirsi in un contesto in cui gli venivano richieste caratteristiche diverse rispetto al suo naturale modo di interpretare il ruolo. Le difficoltà erano prevedibili, ma il potenziale resta enorme: dinamismo, tecnica e capacità d’inserimento lo rendono un giocatore ideale per il calcio propositivo che Palladino vuole portare a Bergamo. L’Atalanta sa bene che, per tornare a livelli d’eccellenza, Ederson deve tornare protagonista.
Il terzo elemento è Nicola Zalewski. Il giovane esterno ex Roma è entrato nel “mazzo” troppo a intermittenza, senza mai trovare continuità di rendimento. Eppure, per caratteristiche tecniche e versatilità, rappresenta un profilo perfetto per il gioco fluido e modulabile del nuovo allenatore. La sua capacità di muoversi fra le linee, creare superiorità e adattarsi a più ruoli può trasformarlo in un’arma preziosissima per la nuova Atalanta.
Ripartire da Kolasinac, Ederson e Zalewski non significa guardare indietro, ma costruire le fondamenta del progetto Palladino. L’Atalanta ha una rosa competitiva, un’idea di gioco moderna e una chiara identità da ritrovare. E per farlo, il contributo di questi tre giocatori può diventare decisivo nella nuova stagione nerazzurra.









































