Milannews24
·11 settembre 2025
Athekame Milan, la rivelazione del DS dello Young Boys è totalmente inaspettata! Ricostruzione sull’arrivo in rossonero del terzino svizzero

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·11 settembre 2025
Il direttore sportivo dello Young Boys, Christoph Spycher, ha offerto una prospettiva approfondita e strategica sul recente mercato del club svizzero in un’intervista esclusiva a Blick. Le sue parole delineano una politica societaria chiara e vincente, basata su solidità finanziaria e una visione sportiva ben definita, un modello che potrebbe ispirare anche i top club europei. L’intervista assume un rilievo particolare in un contesto di mercato in continua evoluzione, dove la figura del direttore sportivo è sempre più centrale, come dimostra l’arrivo di Tare al Milan, che si affianca al nuovo allenatore rossonero, Massimiliano Allegri.
Spycher ha sottolineato come il club sia riuscito a raggiungere la maggior parte degli obiettivi prefissati per la sessione di mercato. La strategia principale era duplice: da un lato, rafforzare il nucleo della squadra e aumentarne la stabilità; dall’altro, inserire giocatori con grande esperienza e comprovate qualità di leadership. “Siamo riusciti a implementare molte delle cose che volevamo. Il nostro obiettivo era rafforzare il nucleo e portare maggiore stabilità, oltre a ingaggiare giocatori esperti che hanno già giocato in Major League e ricoperto ruoli di leadership. Volevamo anche portare un nuovo ritmo con giocatori interessanti. Siamo soddisfatti”, ha dichiarato il dirigente.
Queste parole rivelano una pianificazione meticolosa, volta a costruire una squadra non solo tecnicamente valida, ma anche mentalmente forte e coesa. L’integrazione di giocatori di esperienza serve a fungere da guida per i talenti più giovani, mentre l’inserimento di “nuovo ritmo” suggerisce la ricerca di profili dinamici e in grado di adattarsi alle diverse esigenze tattiche. Questo approccio a tutto tondo è un pilastro del successo recente dello Young Boys.
Il punto più sorprendente dell’intervista di Spycher riguarda la gestione finanziaria. Il dirigente ha smentito categoricamente l’idea che gli investimenti del club siano stati resi possibili da un presunto utile netto di 6,7 milioni di euro o dalla cessione di Zachary Athekame per 10 milioni di euro al Milan.
“No. Siamo finanziariamente redditizi e autosufficienti dal 2017“, ha affermato Spycher, sottolineando la stabilità economica del club. Questa affermazione è cruciale, poiché demistifica il legame diretto tra singole operazioni di mercato e la capacità di spesa. La vendita di Athekame, seppur importante, non è stata la chiave di volta del mercato. “La vendita di Athekame non è stata un fattore decisivo. Avremmo voluto tenerlo più a lungo, ma a volte ci sono dinamiche che non si possono fermare”, ha concluso Spycher, mostrando una sincera trasparenza e un rammarico sportivo per la partenza del giocatore, ma ribadendo la sostenibilità economica del club.
Questo modello finanziario virtuoso, basato sull’autosufficienza e sulla gestione oculata, è l’eredità della famiglia Rihs, che ha sostenuto il club nei momenti difficili senza più dover intervenire dal 2017. Un esempio di gestione illuminata che dimostra come si possano ottenere successi sportivi senza ricorrere a investimenti sconsiderati. È un esempio che potrebbe essere analizzato con grande interesse anche da altri club, compreso il calciomercato Milan, che ha avviato un nuovo corso con l’accoppiata Tare-Allegri. La gestione di un club oggi passa anche e soprattutto attraverso la capacità di creare un circolo virtuoso tra risultati in campo e sostenibilità economica fuori dal campo, un obiettivo che lo Young Boys sembra aver centrato in pieno.
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