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·25 giugno 2025

Banca Progetto (Oaktree) torna in vendita: dai liquidatori mandato a Lazard

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Banca Progetto, posta in amministrazione straordinaria da marzo su disposizione della Banca d’Italia, è nuovamente sul mercato dopo che non è andata a buon fine la trattativa per la cessione da Oaktree, principale azionista, a Centerbridge. Come noto, Oaktree controlla l’Inter in Serie A, anche se va ricordato che tutta l’operazione relativa a Banca Progetto è guidata da un team diverso e con strategie differenti rispetto a quello impegnato sul club nerazzurro.

Secondo quanto riporta l’edizione odierna de La Repubblica, nell’ambito della riorganizzazione in corso, i commissari straordinari Lodovico Mazzolin e Livia Casale hanno incaricato Lazard (che in passato fu scelta come advisor dalla Lega Serie A nell’operazione fondi) di cercare un potenziale acquirente per l’istituto, già diretto da Paolo Fiorentino, e sottoposto ad amministrazione giudiziaria a partire da ottobre. Questa misura era stata disposta dal Tribunale di Milano dopo che era emerso che alcuni finanziamenti garantiti dallo Stato erano stati destinati a società ritenute vicine alla criminalità organizzata calabrese.


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In questo contesto sarebbero già stati individuati due possibili acquirenti in forte crescita nel settore: Banca Aidexa e Cf+. Banca Progetto è attiva nel settore dei finanziamenti alle piccole e medie imprese, offrendo prestiti coperti da garanzie pubbliche tramite il Fondo centrale di garanzia gestito da Mediocredito Centrale (Mcc) o da Sace, società controllata dal Ministero dell’Economia. Per dare un’idea dei volumi: nel solo 2023, ultimo anno disponibile, l’istituto ha concesso nuovi finanziamenti per un totale di 2,764 miliardi di euro, di cui 2,117 miliardi con garanzia Mcc e 646 milioni tramite Sace.

Tuttavia, l’operazione di vendita si presenta complessa. Tra le ipotesi allo studio c’è la possibilità di suddividere la banca in due entità, seguendo un modello già adottato in altri casi di crisi: si tratterebbe di cedere al compratore solo la parte sana, la cosiddetta “good bank”, mentre i crediti più problematici verrebbero trasferiti in una “bad bank”. Secondo alcune indiscrezioni, quest’ultima potrebbe essere rilevata da Mcc stessa, che già oggi garantisce molte delle posizioni più critiche attraverso il proprio Fondo.

I commissari avrebbero già chiesto a Oaktree un aumento di capitale intorno ai 100 milioni di euro – come anticipato da Il Sole 24 Ore – e avrebbero anche affidato nuovi incarichi per massimizzare il recupero dei crediti deteriorati. Tuttavia, la vera sfida per i liquidatori sembra essere proprio quella di definire con precisione il perimetro tra ciò che costituisce la good bank e ciò che invece va nella bad bank.

(Image credit: Depositphotos)

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