Mediagol
·17 gennaio 2021
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·17 gennaio 2021
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Bari in vista della sfida contro il Bisceglie.
“Il concetto che si sposa bene con la situazione del Bari è perseveranza”.
Parola di Gaetano Auteri. Il tecnico del Bari è intervenuto ai microfoni della stampa alla vigilia della sfida contro il Bisceglie, in programma questo pomeriggio allo Stadio “Gustavo Ventura”: oggetto di discussione, anche le prestazioni offerte fin qui dalla compagine pugliese, reduce da due pareggi di fila contro Palermo e Turris.
“Noi dobbiamo continuare a cercare la perfezione senza guardare troppo chi ci sta davanti. Ripartiamo dalle prestazioni con una convinzione sempre più forte. A me non è mai piaciuto parlare di sfortuna. O essere fatalista. Ognuno raccoglie ciò che merita. Se non abbiamo vinto nonostante un ottimo rendimento è perché abbiamo sbagliato un po’ troppo. Nel calcio qualcosa, nel breve, ti può essere tolto. Ma, poi, torno a dire che conterà la nostra perseveranza”, sono stata le sue parole.
OBIETTIVI – “Le prossime quattro partite in casa occasione giusta per accorciare dalla vetta? In teoria sì. Anche il concetto di calendario è molto virtuale. La verità è che per il Bari ogni partita assomiglia a un bivio. Bisogna decidere che strada prendere. E noi la conosciamo. Sapendo che stiamo entrando in una fase cruciale. L’unica cosa che conta è ridurre il gap. Non dobbiamo pensare all’ansia. E non credo si sia vista una squadra nervosa. Sarò noioso, ma ripartiamo dalla prestazione”.
NUMERI – “A Monopoli abbiamo giocato una buona gara, a dir il vero. È evidente che in certe gare gli avversari ci riservino un trattamento particolare. E ci sta perché noi siamo il Bari. In settimana proviamo a fare tante cose. E siamo pronti a tutto, magari anche a partita in corso. Ma ovviamente non è questa la sede per parlarne. I numeri, però, sono relativi. L’importante è avere la stessa faccia. D’Ursi sta diventando un’arma in più? A me piace sempre parlare di reparto. Con la Turris ha giocato una partita appena sufficiente. So cosa può dare, ha grandi potenzialità. Cone sta Maita? Meglio. Ma è fermo dal 29 dicembre. C’è tempo ancora, purtroppo”, ha concluso.