PianetaBari
·17 febbraio 2025
Bari-Cremonese, l’analisi: i primi 30 minuti shock, i cambi vincenti di Longo e le prove opposte di Lasagna e Favilli
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·17 febbraio 2025
Grazie ad un autogol di Bianchetti arrivato sul finale di gara, il Bari ha evitato la seconda sconfitta di fila contro la Cremonese. A differenza della gara contro la Juve Stabia i biancorossi hanno disputato una prestazione complessivamente migliore, scontrandosi però con i soliti limiti in fase di rifinitura e commettendo un paio di leggerezze che potevano costare care.
La gara non ha seguito un canovaccio lineare: la prima mezz’ora è stata completamente appannaggio della Cremonese, con un Bari incapace di pareggiare l’intensità e la qualità degli avversari, mentre dal 30esimo del primo tempo al gol di Valoti gli equilibri sono mutati. Il Bari è cresciuto, anche grazie ai cambi effettuati da Longo, senza però riuscire a capitalizzare la mole di gioco prodotta.
Di tutto ciò che è avvenuto in Bari-Cremonese parleremo ne il Bari a Scacchi, la rubrica di analisi successiva ad ogni gara dei biancorossi. L’approfondimento verterà sulle difficoltà riscontrate dal Bari nel primo tempo, sulle mosse di Longo per invertire l’inerzia del match e sulle prove individuali più significative.
Copyright: SSC Bari
Nel primo tempo ha funzionato davvero poco nel Bari. Inizialmente l’idea era quella di pressare la costruzione della Cremonese con accoppiamenti prestabiliti, ma la squadra di Stroppa ha sempre trovato soluzioni per battere l’aggressività del Bari e invadere l’ultimo terzo di campo. Determinati sono stati i tagli di Vandeputte, la cui mobilità ha messo in crisi sia Benali che Maita, per motivi diversi mai nelle condizioni ideali per seguirlo.
Maita era incaricato di alzarsi sul centrale sinistro della difesa a 3 della Cremonese, mentre su Castagnetti, il play, scalava Pereiro. Trovandosi spesso fuori posizione Maita faticava a rientrare e lasciava Benali in balia dei movimenti di Vandeputte ma anche di Vazquez e di Nasti, molto bravo a svariare su tutto il fronte offensivo. Solo lo scarso cinismo della Cremonese ha permesso a Longo di risistemare il proprio piano gara su una situazione di punteggio ancora in equilibrio.
In fase di possesso, se possibile, il Bari ha fatto anche peggio. Come detto da Longo l’idea era quella di puntare sulla profondità garantita da Lasagna e sulla qualità tra le linee offerta da Bellomo e Pereiro, ma sia l’attaccante che i due trequartisti (in particolare l’uruguaiano) non sono mai riusciti a mettersi in moto. La densità creata centralmente dalla Cremonese ha congestionato gli spazi nei quali Bellomo e Pereiro avrebbero dovuto agire, mentre Lasagna è stato impreciso sia spalle alla porta che nelle due occasioni in cui avrebbe potuto calciare verso la porta.
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Già dalla fine del primo ma soprattutto nel secondo tempo il Bari ha cambiato passo. A risultare particolarmente incisivi sono stati i cambi effettuati da Longo durante l’intervallo, in particolare l’ingresso di Lella al posto di un Pereiro evanescente. L’ex Cagliari ha dato nuova linfa al centrocampo, disimpegnandosi con efficacia soprattutto nella fase di recupero palla. Con Lella a galleggiare tra la linea dei centrocampisti e la trequarti il Bari ha assorbito meglio i movimenti delle mezzeali della Cremonese, estromettendo dalla contesa uno dei giocatori più importanti dei grigiorossi, lo stesso Vandeputte che nel primo tempo era parso incontenibile.
Anche in fase di possesso i biancorossi sono parsi più incisivi, soprattutto grazie alle combinazioni sviluppate sulla sinistra. La prestazione di Bellomo è lievitata con lo scorrere dei minuti, mentre Dorval ha offerto la solita prova consistente sia sul piano tecnico che soprattutto su quello atletico. Anche l’ingresso di Favilli è risultato determinante: delle quattro prime punte a disposizione di Longo l’ex Genoa è sicuramente quello più preciso nella gestione della palla, difatti nel finale era sempre lui ad abbassarsi per ricevere e provare a dialogare con i compagni.
Il parco attaccanti a disposizione di Longo è profondo e variegato, adesso starà a lui leggere gli stati di forma dei giocatori ed effettuare le scelte più corrette anche in funzione della caratteristiche degli avversari. Contro la Cremonese le scelte iniziali non hanno pagato, ma gli accorgimenti a gara in corso sono stati tempestivi e corretti.