🤔 Baroni: “Rigore? Arbitro già orientato a non concederlo. Dia ko, non riusciva a camminare” | OneFootball

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·28 novembre 2024

🤔 Baroni: “Rigore? Arbitro già orientato a non concederlo. Dia ko, non riusciva a camminare”

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Marco Baroni, tecnico della Lazio, ha analizzato la gara della sua squadra contro il Ludogorets ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto riportato da TMW:

“Nel primo tempo abbiamo sprecato qualcosa, non essendo abbastanza veloci nella circolazione. Loro erano molto bassi, a volte schierati con sei difensori, tre centrocampisti e una sola punta. La squadra è stata comunque brava a gestire le ripartenze avversarie, perché queste partite, se non le sblocchi, diventano complicate. Nel secondo tempo abbiamo fatto un’ottima partita, cercando il gol con grande voglia, determinazione e qualità. Purtroppo, ci sono gare che devi sbloccarle subito, altrimenti rischi di innervosirti. Mi dispiace perché, pur avendo giocato quasi sempre nella metà campo avversaria, siamo usciti con un pareggio. Questo un po’ mi rammarica, ma ci servirà da lezione”.


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Possibile rigore? Dalle prime immagini, l’arbitro scuoteva la testa, quindi era già orientato a non concedere il rigore. Non ha cambiato idea, ma non dobbiamo lamentarci. Dobbiamo pensare al campo”.

Queste partite sono una grande opportunità di crescita, individuale e collettiva. Per quanto riguarda Guendouzi, avevamo notato che il Ludogorets si difendeva molto basso. Volevamo crossare con più frequenza, quindi a un certo punto ho invertito gli esterni per avere più cross. Nel primo tempo, quando lo abbiamo fatto, abbiamo creato pericoli. Dentro l’area era difficile penetrare, perché a volte si schieravano con sei difensori. Forse avremmo dovuto allargare di più il gioco nel primo tempo, velocizzando la catena di attacco”.

Rovella è un giocatore importante per noi. Per quanto riguarda il mio passato da giocatore, è chiaro che vincere uno scudetto è stato meraviglioso, ma ora sono concentrato su questi ragazzi. Ci siamo lanciati una sfida e la rinnoviamo ogni giorno. Dobbiamo lavorare a testa bassa e crescere. Anche queste partite sono un’opportunità. La squadra, pur nella difficoltà, non ha concesso un tiro in porta ed è sempre stata alta, corta e aggressiva. Voglio lavorare con loro per aiutarli a crescere, a giocare a calcio con mobilità e velocità. Alcuni ragazzi devono ancora maturare, ma lo sappiamo. È un percorso che conosciamo e siamo già un pezzo avanti. Questo è merito dei ragazzi”.

Dia ha preso una distorsione alla caviglia per quella legnata che ha preso nel primo tempo. Riguardiamola quell’entrata e speriamo di riaverlo per domenica, l’ho dovuto togliere perché non riusciva a camminare. Vecino invece ha avuto un problema muscolare”.

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