Lega B
·6 giugno 2025
Bedin: 'La sostenibilità nel calcio è una necessità'

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·6 giugno 2025
Prima giornata del Festival della Serie A. Nella sala Scudetto allestita al Teatro Regio di Parma è andato in scena, in mattinata, il confronto tra i presidenti delle tre leghe professionistiche italiane (con lui Ezio Maria Simonelli e Matteo Marani) sul futuro e la sostenibilità del calcio in Italia. Non solo sostenibilità, tanti i temi affrontati con uno sguardo ottimista e volto alla ricerca di soluzioni: crescita del movimento, sinergie tra leghe e riforma dei campionati. Il Presidente della Lega Serie B Paolo Bedin ha sottolineato come “sostenibilità significhi lasciare a chi prenderà il nostro testimone un calcio che possa avere garantita la continuità: non è un obiettivo, è una necessità. Il nostro sistema è in perenne disequilibrio: gli imprenditori fanno uno sforzo enorme per tenere in vita club che rappresentano un territorio, una identità e un senso di appartenenza. E sono da applaudire perché garantiscono una continuità a squadre rappresentative di una comunità. Serve una strategia per contenere le spese, massimizzare i ricavi e intercettare le nuove generazioni investendo in politiche rivolte a loro. L’equa competizione è un mantra sul quale non possiamo fare sconti, per questo servono i meccanismi di controllo dei costi, quelli in essere nel nostro paese e quelli già esplorati in altre leghe in Europa”. Sulla riforma dei campionati Bedin ha condiviso che “è necessario partire da una analisi dettagliata delle soluzioni, perché altrimenti ridurre il tema ad un problema di diminuzione del numero di squadre, potrebbe risultare riduttivo. Ogni riforma deve mirare al raggiungimento di un modello sostenibile”. Circa il lancio dei giovani “è una missione obbligatoria, una strada senza ritorno. La valorizzazione dei talenti è la mission genica principale, permette il raggiungimento di più risultati: diminuzione dei costi salariali, intercettazione dei ricavi da minutaggio, generazione di plusvalenze. In più crea legame con il territorio e aiuta la Nazionale. Ogni club di provincia deve diventare un collettore delle realtà locali: vedere un giocatore nato in città con quella maglia crea appartenenza e orgoglio”.Tema infrastrutture: “Il riequilibrio economico passa dallo stadio. Bisogna dare agli imprenditori un accesso fluido al credito, perché spesso si tratta di investimenti a debito. Occorre una regia centrale che dia continuità ai progetti di riqualificazione degli stadi, anche a stralci, come ad esempio è accaduto allo Stadio Picco di Spezia, scenario della nostra finale playoff, che 15 anni fa era uno stadio come tanti e ora invece ha tutte le facilities di un impianto moderno”.