Bergomi lancia Spalletti: «Mi aspetto che in poco tempo possa portare questo alla Juve. E vorrei un colpo di genio come fatto con Brozovic» | OneFootball

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·30 ottobre 2025

Bergomi lancia Spalletti: «Mi aspetto che in poco tempo possa portare questo alla Juve. E vorrei un colpo di genio come fatto con Brozovic»

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Bergomi sull’arrivo dell’ex CT: la rosa è migliore di quanto sembri, ma serve un’identità chiara e un lavoro psicologico. Lui è l’uomo giusto

La Juventus volta pagina e si affida a Luciano Spalletti. L’esonero di Igor Tudor ha aperto le porte all’arrivo dell’ex CT, chiamato a una missione complessa: risollevare una squadra in piena crisi di gioco e di risultati. Ma cosa serve, concretamente, per invertire la rotta? L’analisi di Giuseppe “Beppe” Bergomi, intervenuto a Sky Calcio Club, è lucida e individua nel tecnico di Certaldo l’uomo giusto, a patto che riesca a fare due cose fondamentali: dare un’identità chiara e valorizzare una rosa che, a suo dire, è migliore di quanto appaia.

Bergomi: Spalletti e il paragone con la Roma

Secondo l’ex capitano dell’Inter e oggi opinionista di Skyil primo, fondamentale compito di Spalletti sarà quello di restituire un’identità riconoscibile alla squadra, un gioco chiaro che è mancato per tutta la gestione precedente. Ma, soprattutto, dovrà fare quello che i grandi allenatori sanno fare: valorizzare il materiale a disposizione, che Bergomi ritiene sottostimato. Il paragone con un’altra situazione apparentemente disperata è calzante e serve da monito.


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LA SFIDA DI SPALLETTI – «Cosa deve dare Spalletti? Riconoscibilità, identità. Mi ricordo che l’anno scorso dicevi che la rosa della Roma era costruita malissimo. Poi è arrivato Ranieri e sembravano in tantissimi. Spalletti deve fare lo stesso.»

L’analisi di Bergomi è chiara: la Juventus, come quella Roma, non ha una rosa così scarsa come le ultime prestazioni potrebbero far pensare. «Sono convinto che questa rosa possa giocare meglio se allenata diversamente», ha aggiunto, sottolineando come i problemi non siano solo dei singoli, ma del sistema di gioco confuso e della mancanza di certezze tattiche.

Bergomi: il colpo di genio e il lavoro sulla testa

L’opinionista si aspetta dall’ex CT una delle sue celebri intuizioni tattiche, quelle mosse a sorpresa in grado di cambiare il destino di un giocatore e, di conseguenza, della squadra. Spalletti è un maestro in questo, e la Vecchia Signora ha un disperato bisogno di una scossa simile per trovare un nuovo equilibrio.

L’ASPETTATIVA TATTICA – «Poi mi aspetto un colpo di genio: come Brozovic arretrato o il Perrotta più avanti.»

Che si tratti di un nuovo ruolo per Koopmeiners, di una gestione diversa di Cambiaso o di un sistema che finalmente valorizzi le punte, da Spalletti ci si attende quella mossa a sorpresa che né Motta né Tudor sono riusciti a trovare.

Infine, Bergomi sottolinea un aspetto cruciale in un momento di crisi così profonda, con la squadra reduce da tre sconfitte consecutive e zero gol segnati: il lavoro sulla testa dei giocatori.

IL LAVORO PSICOLOGICO – «È importante poi lavorare a livello psicologico».

Spalletti eredita un gruppo che ha perso fiducia, che appare fragile e spaventato (come visto a Como). La sua esperienza e il suo carisma saranno fondamentali per entrare nella testa dei giocatori, per ridare loro quella serenità e quella consapevolezza dei propri mezzi che sembrano smarrite. La Juventus ha scelto un allenatore “top” proprio per questo: non solo per la tattica, ma per la sua capacità di essere un leader psicologico. La ricetta di Bergomi è servita: identità, un colpo di genio e tanto lavoro sulla mente.

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