Bologna Sport News
·18 settembre 2025
Bernardeschi: “Ho bisogno di queste pressioni. I compagni sono come una famiglia e Italiano…”

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·18 settembre 2025
Federico Bernardeschi è tornato a parlare e ha rilasciato un’intervista molto interessante in cui ha trattato temi legati al trasferimento a Bologna e le ambizioni.
Bernardeschi è stato uno dei colpi di mercato del Bologna, passato sottotraccia perchè arrivato a parametro 0 dopo un’esperienza in Canada. Proprio il calciatore ha detto che aveva bisogno delle pressioni di un paese competitivo come l’Italia, ecco tutti i temi che ha trattato nell’intervista rilasciata per Il Resto del Carlino.
L’intervista di Bernardeschi comincia rispondendo alla domanda riguardante le parole del mister su di lui:
Le ho affrontate con grande serenità. Conosco bene il mister e quelle cose me le aveva già dette anche di persona: so esattamente cosa intendesse, non c’è alcun problema. Anzi, io e lui ci abbiamo persino riso sopra.
Sul rapporto con Italiano:
Quello che vedete voi è solo il dieci per cento di ciò che chiede il mister. È un allenatore molto esigente, ma i risultati dimostrano che ha avuto ragione. A me piace perché ci somigliamo: è diretto, se deve dirti qualcosa lo fa senza giri di parole. Tra noi il feeling è nato fin dalla primissima telefonata.
Il ritorno alle pressioni dell’Italia:
In realtà non vedevo l’ora di tornare a sentire pressioni e responsabilità. Sono un animale competitivo, ci vivo. Ed è proprio questo l’aspetto che un po’ mi mancava lì. Per il resto, in Canada, la qualità della vita era straordinaria.
Bernardeschi, il ritorno alla competitività. (Photo by Vaughn Ridley/Getty Images via OneFootball) – Bologna Sport News
Il rapporto con i compagni:
È stata un’accoglienza da famiglia: mi hanno fatto sentire subito a casa. Nel Bologna c’è un gruppo davvero sano, anche grazie al welcome manager Lollo (De Silvestri, ndr). Con gli italiani l’intesa è venuta subito, ma mi trovo benissimo anche con i compagni stranieri, che magari per la lingua tendono a essere un po’ più silenziosi.
Le sue motivazioni:
Mi sento pronto fin da quando sono salito su quell’aereo per tornare. Io vorrei giocare sempre: se non fosse così, dovrei pormi delle domande, perché significherebbe aver perso le motivazioni. Invece non vedo l’ora di affrontare le pressioni.
Dove può arrivare il Bologna?
Questo Bologna, per me, è una squadra forte, davvero forte. Quello che ci serve è acquisire piena consapevolezza del nostro valore, compiere quello step mentale. Abbiamo le qualità per arrivare fino in fondo in tutte e quattro le competizioni: sì, anche in Europa League.
Saputo e i gol di Berna contro il suo Montreal:
Appena ci siamo parlati, il presidente me l’ha fatto notare: mi ha detto scherzando ‘Ti porto qui così non mi fai più gol contro’. Con loro ho un rapporto splendido: è davvero una famiglia straordinaria.