Bestemmia Cristante, rischio squalifica: i precedenti in Serie A | OneFootball

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·6 maggio 2024

Bestemmia Cristante, rischio squalifica: i precedenti in Serie A

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Cristante rischia la squalifica per una bestemmia pronunciata in Roma-Juve: tutti i precedenti in Serie A, incluso il centrocampista.

La sentenza definitiva si avrà al momento del comunicato del Giudice Sportivo Gerardo Mastandrea, ma Bryan Cristante rischia seriamente di saltare Atalanta-Roma per squalifica. Il centrocampista è stato infatti pizzicato dalle telecamere a pronunciare un’espressione blasfema nel corso del secondo tempo di Roma-Juventus.


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La decisione avverrà dopo aver visionato la prova tv, ma le immagini sono abbastanza chiare. L’unica speranza per Cristante è che non sia presente una traccia audio limpida e dovendosi basare solo sul labiale, seppur evidente, c’è sempre la scappatoia dell’interpretazione – cosa che ha salvato molti in passato.

Lo stesso centrocampista ha già subito un provvedimento simile. Nella stagione 2020-21 infatti, durante un Bologna-Roma, Cristante provoca un autogol e si lascia andare a una esclamazione blasfema che gli costa una giornata di squalifica. Ma chiaramente l’ex Milan e Atalanta non è l’unico ad essere incappato in episodi simili.

Cristante ma non solo: le squalifiche per bestemmia in Serie A

Dal 2010 in Serie A è stata introdotta la squalifica per bestemmia anche attraverso la prova tv e da quel momento i casi si sono susseguiti in maniera continua. Il primo ad essere punito fu Davide Lanzafame, nel marzo 2010 da giocatore del Parma. Detto di Cristante, nella stagione 2020-21 c’è anche un caso che riguarda l’altra squadra della Capitale, la Lazio. Durante un match contro l’Inter a San Siro, Manuel Lazzari viene inquadrato proprio nel momento in cui bestemmia e il Giudice Sportivo lo squalifica per una giornata.

Nella stagione precedente invece è toccato a Martin Caceres, da giocatore della Fiorentina, e a Milan Skriniar, che con la maglia dell’Inter prese tre giornate.

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Skriniar ai tempi dell’Inter prese tre giornate di squalifica – Getty Images, calcioinpillole.com

C’è un precedente in questa stagione, alla primissima giornata. Durante Frosinone-Napoli, il portiere dei ciociari Stefano Turati viene squalificato per una giornata per aver pronunciato un’espressione blasfema nel corso del primo tempo. Ma negli anni è toccato anche a Siligardi, Padelli, Menez, Mandragora, Scozzarella, Pellissier e Gastaldello.

Poi c’è anche chi l’ha scampata. Come Ivan Provedel, che ai tempi dello Spezia venne prima squalificato e poi assolto in appello per una interpretazione errata del labiale. Stessa sorte per Davide Frattesi, da giocatore del Sassuolo, perché riuscì a dimostrare di aver detto “Zio”.

Anche gli allenatori bestemmiano: i casi più famosi

Non solo calciatori, ma anche allenatori. Nel 1998 Marcello Lippi venne squalificato per un turno da tecnico della Juventus, dopo una protesta, così come nel 2001 Walter Alfredo Novellino ai tempi del Piacenza e Giovanni Vavassori con l’Atalanta. Storica è l’impresa di Silvio Baldini, che in un Empoli-Salernitana in Serie B sempre quell’anno bestemmiò 67 volte – come da referto del quarto uomo -, mentre Mimmo Di Carlo si prende lo scettro come il più squalificato per espressioni blasfeme, 3 volte fra Serie A e Serie B.

Nel concitato gioco del calcio quando i nervi saltano le parole anche. Ma bestemmiare, al di là di ogni credo, è un gesto irrispettoso e per questo sanzionato.

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