Bilancio Milan: la sfida della sostenibilità senza l’Europa. Rischio rosso a giugno, Furlani delinea la strategia per gennaio | OneFootball

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·21 dicembre 2025

Bilancio Milan: la sfida della sostenibilità senza l’Europa. Rischio rosso a giugno, Furlani delinea la strategia per gennaio

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Bilancio Milan, senza i proventi della Champions League il rischio di chiudere in rosso a giugno è concreto. A gennaio solo prestiti

Il Milan si trova di fronte a un bivio finanziario cruciale per la stagione 2025-26. Dopo tre anni consecutivi chiusi in utile, il club rossonero vede seriamente minacciata la propria striscia positiva. Secondo quanto analizzato da Gazzetta.it, la dirigenza ha imposto un blocco quasi totale agli investimenti onerosi per il mercato di gennaio, adottando una politica di estrema prudenza economica.


Bilancio Milan, il peso dell’assenza dalla Champions

Il principale ostacolo al quarto utile consecutivo è rappresentato dal pesante calo dei ricavi derivante dalla mancata partecipazione alle coppe europee. L’assenza dalla Champions League comporta una perdita stimata di circa 80 milioni di euro, tra premi UEFA, diritti TV e incassi da botteghino a San Siro. A questo si aggiunge il mancato introito garantito dalle fasi finali di Coppa Italia e dalla Supercoppa Italiana, competizioni che nelle passate stagioni avevano rimpinguato le casse di via Aldo Rossi.


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Strategia: prestiti e autofinanziamento

Con un bilancio che non può contare sui bonus degli sponsor legati ai risultati europei, la proprietà RedBird ha tracciato una linea ferrea:

  • Niente investimenti pesanti: Dopo i circa 111 milioni spesi in estate per consegnare la rosa ad Allegri, non sono previsti ulteriori esborsi a titolo definitivo a gennaio.
  • Formule creative: Operazioni come quella per Füllkrug o il possibile arrivo di Disasi vengono perseguite esclusivamente con la formula del prestito con diritto di riscatto, per non appesantire il costo del personale e gli ammortamenti nel breve periodo.
  • L’importanza delle cessioni: Per mantenere l’equilibrio, il club punta molto sulle plusvalenze strategiche (come quella recente di Reijnders) e sullo snellimento del monte ingaggi, con l’addio di giocatori come Theo Hernandez che ha permesso di liberare spazio salariale importante.

Il rischio del “Rosso”

Nonostante un patrimonio netto solido superiore ai 200 milioni di euro, il Milan deve ora muoversi entro i parametri del nuovo Fair Play Finanziario UEFA, che non permette perdite aggregate superiori ai 60 milioni nel triennio. Il rischio di chiudere l’esercizio a giugno 2026 in perdita è concreto, rendendo ogni mossa di mercato una scommessa sulla sostenibilità futura del club.

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