‼️ Bisoli: “Offerta dall’estero, ho rinunciato per la lingua! Frosinone? Sarebbe un onore allenarlo, quest’anno arriverà almeno 10°” | OneFootball

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·6 settembre 2025

‼️ Bisoli: “Offerta dall’estero, ho rinunciato per la lingua! Frosinone? Sarebbe un onore allenarlo, quest’anno arriverà almeno 10°”

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Pierpaolo Bisoli, storico allenatore di Serie B, ha concesso un’intervista a TuttoFrosinone.com in cui ha parlato del proprio futuro ed, in particolare, del Frosinone e del suo progetto improntato su una rosa giovane. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti.


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OFFERTE – “Sì, ho avuto qualche proposta: una di Serie C e una dall’estero. Non si sono però allineate con le mie idee. Per quella straniera, non conoscendo bene la lingua, ho preferito rinunciare. Con la squadra di Serie C abbiamo parlato, ma poi ho deciso di aspettare. Dopo tanti anni di panchina, e soprattutto dopo un’annata non positiva, credo sia giusto fermarsi e aspettare il progetto giusto“.

FROSINONE – “Sì, mi sarebbe sempre piaciuto molto allenare il Frosinone ma non ci sono state ancora le possibilità. Ha un presidente con una cultura calcistica d’altri tempi: pacato, mai polemico, e con idee molto moderne. Il Frosinone ha lo stadio di proprietà, investe sui giovani, ha fatto la Serie A… Sarebbe un onore. Però ora ha un allenatore importante ed è giusto lasciarlo lavorare con serenità“.

FAVORITE –Le mie tre favorite sono Venezia, Monza e Palermo. Hanno rose con potenzialità fuori dal comune“.

OBIETTIVI FROSINONE – “Il Frosinone, invece, ha puntato su giovani importanti, con un allenatore che dà identità alla squadra. Credo possa collocarsi tra il decimo e l’ottavo posto: quello è il suo range“.

CONSIGLI – “Non esistono partite scontate. Conta arrivare a marzo nella miglior posizione possibile e con una grande unità d’intenti tra società, allenatore, giocatori, tifosi. In Serie B l’unione è la cosa più importante, più ancora dei singoli giocatori: tutti hanno buone rose, ma è il gruppo che fa la differenza”.

PROGETTO – “Funzionerà? Non mi permetto di dirlo: bisogna rispettare il lavoro dell’allenatore e il progetto della società. Hanno puntato sui giovani: possono dare 100 in una partita e sbagliare in quella successiva, ma se vengono sostenuti, alla lunga possono regalare grandi soddisfazioni, sia sportive che societarie“.

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