DirettaFanta
·18 dicembre 2025
Bologna, Italiano: “Immobile è rientrato. Lucumì meglio, Vitik…”

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·18 dicembre 2025

Il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro l’Inter di domani sera. Ecco le parole dell’allenatore.
C’è grande rispetto per l’Inter ma anche per voi stessi. Partite da questo pensiero?
“Non siamo felici, di più. E orgogliosi di essere qui. Come dico sempre ai ragazzi c’è sempre da dimostrare e qualcosina da perdere, dobbiamo farci trovare pronti. Ci siamo meritati questo posto. Siamo in salute anche se arriviamo da un ko in campionato, ma tutte le competizioni le stiamo affrontando con entusiasmo e fiducia”.
Cosa vi preoccupa dell‘Inter?
“È una partita secca, coi rigori dopo novanta minuti, sono partite diverse. È un’Inter diversa che sta coinvolgendo tanti uomini e proponendo qualcosa d’altro sotto l’aspetto tattico. A parte col Liverpool, decisa da un episodio molto discutibile, è una squadra che gioca bene, arrembante, che crea. Sono dei campioni, Chivu ha portato un bel po’ di novità”.
È il momento più alto della sua storia al Bologna? È un esame di maturità?
“C’è sempre qualcosa da perdere, ecco perché bisogna farsi trovare pronti. Negli ultimi anni Bologna è cresciuto sotto ogni punto di vista, a partire dalla qualificazione Champions di qualche anno fa. Stiamo trovando una continuità che lascia ben sperare, siamo in linea coi programmi. Questa partita servirà per un altro step di crescita”.
Come stanno gli acciaccati? E che emozione è essere qui a giocarsi un altro trofeo?
“In difesa abbiamo avuto grosse difficoltà. De Silvestri e Lykogiannis ci hanno dato una mano adattandosi. Lucumì sta molto meglio col tendine, Vitik si è aggregato ieri per la prima volta, numericamente stiamo aggiungendo calciatori. Rientra anche Immobile. Averlo vuol dire personalità, gol, esperienza, pericolosità. Mi auguro presto di alzare il suo minutaggio. Ripeto: siamo in linea coi programmi, chiunque gioca dà il massimo, domani sarà un grande test”.
Una canzone di Lucio Dalla dice ‘dove saremo io e te domani’. Cosa vuol dire questa partita per Bologna?
“L’emozione e la soddisfazione di giocarti un trofeo così importante contro squadre così forti. Diciamo che noi siamo il quarto incomodo. Domani non puoi performare a livello normale, te lo chiede l’avversario”.
Pensava di poter essere qui? Che insegnamento prende alla finale di Coppa Italia del 2023 persa con la Fiorentina contro l’Inter?
“Quando dico che contro certe squadre devi performare a un livello superiore intendo proprio questo. La Champions ci ha dato un grande spinta, poi qualcosa è scattato. La finale del 2023 me la ricordo, l’Inter aveva fatto una prestazione grandiosa. Per batterli servono errori e regali zero, e superficialità sotto zero. So che abbiamo le qualità per far male e possiamo giocarci le nostre possibilità. Dobbiamo attingere ovunque, mi aspetto sacrificio da parte di tutti, chi gioca, chi subentra. Tutti”.
Da Bologna dovrebbero arrivare 400-500 persone. È una spinta in più?
“Sono qui da un anno e mezzo e percepisco questa spinta in modo esagerato. Anche domani avremo il loro sostegno e la necessità di spingere per loro. Questi sacrifici vanno ripagati. Rendiamoli ancor più orgogliosi. Chi verrà qui avrà la voglia di prolungare il soggiorno a Riad”. De Silvestri: “Un enorme grazie a chi verrà qui a sostenerci. Loro sanno bene come siamo fatti, capiscono questo gruppo. C’è grande empatia, siamo una famiglia. È stata anche questa la chiave per tantissime vittorie”.
Cosa si prova ed essere qui?
“Vogliamo fare bene, anche per il presidente. Soffre quando perdiamo ed è uno spettacolo quando vinciamo. Ripeto, c’è grandissimo orgoglio”.
Quanti minuti ha Ferguson? E Immobile?
“Non è una questione di condizione e minuti, sta alternando partite di grande attenzione e qualità, con altre meno lucide. Può capitare. Quando va in nazionale performa alla grande, qui è un momento un po’ così. È reduce anche da piccoli fastidi al ginocchio. Immobile? Dall’inizio non potrà esserci, non ha i minuti, ma a partita in corso può darci una grossa mano. C’è il timore di farsi male di nuovo, ma ora lo vedo tranquillo e libero”.
Cosa ne pensa del calcio in Arabia Saudita?
“Si vede che c’è l’intenzione di crescere sotto tutti i punti di vista. Lo stadio è all’avanguardia, i centri sportivi. Tra nove anni ci sarà il Mondiale e tutto avrà una accelerata importante”.









































