Social Media Soccer
·10 dicembre 2025
Borussia Dortmund-Bodo Glimt, probabili formazioni, pronostici e dove vederla in tv

In partnership with
Yahoo sportsSocial Media Soccer
·10 dicembre 2025

Nel panorama del calcio professionistico statunitense, dove i sogni dei giovani talenti spesso si scontrano con contratti precari e retribuzioni esigue, una cifra come 55.000 dollari annui potrebbe non apparire rivoluzionaria. Eppure, rappresenta un vero punto di svolta. Per i calciatori emergenti, abituati a saltare da un accordo temporaneo all'altro, con benefici ridotti e ingaggi limitati a soli dieci mesi, l'introduzione di una stabilità economica concreta potrebbe trasformare il professionismo in una carriera sostenibile, anziché in un azzardo costante. Mentre la United Soccer League (USL) accelera i preparativi per il debutto della sua ambiziosa Divisione I nel 2028 – un livello apicale che completerà la struttura piramidale del sistema, con Championship (Divisione II) e League One (Divisione III) come basi solide –, la lega ha avanzato una proposta salariale minima che parte da 55.000 dollari nel 2028, per poi scalare a 60.000 dollari nel 2029, 65.000 nel 2030 e 70.000 nel 2031. Questa cifra si riferisce esclusivamente allo stipendio base: aspetti cruciali come l'assicurazione sanitaria, le indennità per l'alloggio e i compensi per il periodo off-season rimangono oggetto di trattative nel quadro del nuovo Collective Bargaining Agreement (CBA) con l'USL Players Association (USLPA).
La mossa arriva in un momento di profonda trasformazione per la USL. All'inizio del 2025, la lega ha ottenuto l'approvazione di una supermaggioranza dei proprietari di club per introdurre un sistema di promozioni e retrocessioni tra le divisioni, allineandosi al modello globale del calcio – da Premier League a La Liga – e diventando la prima lega professionistica americana a farlo. "Si apre un nuovo capitolo nel calcio statunitense", ha dichiarato Alec Papadakis, CEO della USL, sottolineando come questa decisione testimoni l'impegno per una crescita a lungo termine, lo sviluppo dei giocatori e un maggiore coinvolgimento dei tifosi. Per rendere credibile questa innovazione, la USL sa di dover alzare l'asticella degli standard professionali, partendo proprio da salari più equi e garanzie di base. Paul McDonough, Presidente e Chief Soccer Officer della lega, ha enfatizzato come il sistema pro/rel aumenti le poste in gioco per ogni partita, premiando le performance e aprendo opportunità inedite per club e atleti, in vista di eventi come il Mondiale 2026.
Al confronto, la realtà attuale della USL Championship appare lontana anni luce. Secondo fonti attendibili, gli stipendi minimi si attestano "sotto i 40.000 dollari annui", con esenzioni che li riducono fino a circa 30.000 dollari. L'attuale CBA stabilisce un minimo mensile di 2.600 dollari, che copre l'intero pacchetto: stipendio, bonus, indennità abitative e persino l'assicurazione sanitaria (se fornita dalle squadre), ma i contratti durano solo dieci mesi, lasciando i giocatori esposti a incertezze durante l'inverno. Questa precarietà ha alimentato un malcontento crescente tra gli atleti, culminato in una protesta simbolica ma potente alla finale del campionato di novembre, disputata il 22 novembre 2025 a Tulsa. I giocatori di Pittsburgh Riverhounds e FC Tulsa sono scesi in campo indossando magliette con lo slogan "Pro Rel? Try Pro Standards First" ("Promozioni/retrocessioni? Provate prima gli standard professionali"), un messaggio diretto alla dirigenza della USL per sottolineare le priorità: salari reali, sicurezza, sanità e supporto tutto l'anno. I tifosi, da Steel Army di Pittsburgh a Tulsa 83 United, hanno risposto con striscioni e cori di sostegno, amplificando la voce dell'USLPA. La finale, terminata ai rigori con la vittoria storica dei Riverhounds dopo 26 anni di attesa, è stata seguita da polemiche: la cerimonia di premiazione è stata accorciata, alimentando accuse di ritorsione da parte del sindacato.
La proposta della USL, pur innovativa per il contesto, rimane al di sotto degli standard delle leghe sorelle. Nella MLS, ultima annata del CBA attuale nel 2027, i minimi sono fissati a 97.970 dollari per le riserve e 125.875 dollari per i senior, con contratti annuali e benefici aggiuntivi come l'assicurazione sanitaria. Analogo divario con la NWSL, dove il minimo per il 2028 è di 67.000 dollari, prima degli aggiustamenti per il costo della vita (COLA), in un accordo che ha già eliminato il draft e potenziato i salari minimi fino a 82.500 dollari nel 2030. Eppure, per una lega in espansione – con oltre 700 giocatori coinvolti e una rete di club che ha visto nascere talenti passati in MLS –, questa garanzia di 55.000 dollari segna una base inedita, capace di attrarre la prossima generazione e convincerla che la USL sia un percorso valido, non solo un trampolino. Qualora l'intesa sul CBA andasse in porto, l'impatto andrebbe oltre i portafogli: potrebbe ridisegnare le traiettorie delle carriere dei calciatori americani, prolungando la loro dedizione al sogno professionistico e favorendo un ecosistema più inclusivo e competitivo. In un paese dove il soccer sta esplodendo grazie a eventi globali e investimenti crescenti, la USL sta dimostrando di voler essere protagonista di questa evoluzione, un passo alla volta.









































