Juventusnews24
·30 ottobre 2025
Brambati sicuro: «La Juve è una grandissima occasione per Spalletti dopo la Nazionale. Se la società gli ha dato un obiettivo…». L’analisi

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·30 ottobre 2025

L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus continua a far discutere. L’ex CT della Nazionale è chiamato a una vera impresa: risollevare le sorti della Vecchia Signora prendendo la squadra in corsa, dopo un avvio di stagione travagliato. Sull’argomento è intervenuto duramente l’ex calciatore e noto procuratore Massimo Brambati, che ai microfoni di TMW Radio ha analizzato senza filtri la situazione bianconera. Secondo Brambati, l’ingaggio di Spalletti è una mossa dettata dalla necessità, ma che espone il tecnico a grandi rischi, criticando aspramente le scelte passate della dirigenza e la gestione generale di Elkann.
L’analisi di Brambati parte dalla doppia valenza di questa nuova avventura, sia per il club che per l’allenatore, reduce da un’esperienza deludente con l’Italia.
L’OCCASIONE DI SPALLETTI – «È la svolta per la Juve o per Spalletti? È una grandissima occasione per Luciano per rifarsi dell’ultima esperienza in Nazionale, che gli ha lasciato una delusione incredibile. Si gioca tantissimo, ed è per questo che ha accettato un contratto che un top allenatore, come lui è…a lui se dai un obiettivo difficilmente sbaglia.»
Nonostante la fiducia nelle capacità del tecnico, Brambati sottolinea le enormi difficoltà che Spalletti dovrà affrontare immediatamente, con poco tempo a disposizione.
IL COMPITO ARDUO – «Poi avrà un compito arduo, perchè dovrà recuperare certi giocatori come Koopmeiners. Avrà un grandissimo lavoro da fare, e non ha tanto tempo, arrivando in corsa.»
Secondo l’ex procuratore, la Juventus è arrivata a Spalletti solo dopo una serie di errori di valutazione strategica, menzionando scelte alternative come Conte, Motta e Tudor.
GLI ERRORI DELLA JUVENTUS – «La Juventus non aveva altra chance, perchè l’errore è stato fatto prima, ossia quello di non chiamare Conte e scegliere Motta. Poi prendi Tudor e non era adatto a quella panchina.»
Infine, l’affondo tocca i vertici della società, con un riferimento diretto alla gestione di John Elkann, criticato per i risultati ottenuti negli ultimi anni non solo con la Juventus.
LA CRITICA A ELKANN – «Lì ha giocato contro anche il fatto che è arrivato in corsa un dirigente e c’era da fare un Mondiale per Club. Elkann però va detto sta facendo un po’ di casino da anni alla Juve e alla Ferrari».
Le parole di Brambati delineano un quadro estremamente complesso per la Vecchia Signora. L’analisi dell’ex procuratore non risparmia nessuno e mette in evidenza una serie di decisioni strategiche che, a suo dire, sono state profondamente sbagliate e hanno portato la società all’attuale situazione di emergenza, culminata con l’ingaggio “in corsa” di Luciano Spalletti.
Il pensiero è chiaro e tagliente: gli errori partono da lontano, in particolare dalla mancata scelta di Antonio Conte, considerato forse l’unico adatto a un certo tipo di ricostruzione, preferendogli prima Motta (scelta poi non concretizzatasi nei tempi giusti) e successivamente affidandosi a Tudor, giudicato da Brambati “non adatto a quella panchina”. La critica più pesante è però riservata alla proprietà: la gestione di John Elkann, criticata per i risultati deludenti accumulati negli anni sia in ambito calcistico che nel mondo della Ferrari, è vista come la vera radice di questa confusione gestionale. Una confusione aggravata, secondo l’analisi, dall’urgenza del Mondiale per Club e dai repentini cambi dirigenziali. Ora la palla passa a Spalletti, chiamato a un compito che Brambati definisce “arduo”: rimettere ordine in pochissimo tempo e recuperare giocatori chiave, come Koopmeiners, che sembravano persi.









































