Calcionews24
·7 agosto 2025
Brunori: «Palermo, ora basta nascondersi. Inzaghi ci ha dato nuove idee. Sulla Serie A…»

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·7 agosto 2025
Un gol che ha riaperto le porte della Serie B, una fascia da capitano al braccio e la responsabilità di guidare la rinascita del Palermo. Matteo Brunori è l’uomo simbolo del club rosanero, il bomber che, dopo stagioni da protagonista assoluto, è chiamato a trascinare la squadra di Filippo Inzaghi verso il sogno della Serie A. Alla vigilia di un’amichevole di lusso contro il Manchester City, che rievoca ricordi europei, il capitano si è raccontato a La Gazzetta dello Sport. Un dialogo a cuore aperto in cui analizza il nuovo corso targato Inzaghi, fissa gli obiettivi e suona la carica per una stagione in cui il Palermo non vuole più nascondersi.
DALLA FINALE PLAYOFF ALL’AMICHEVOLE CON IL CITY – «Ripensando a quel giorno mi vengono ancora i brividi. Io più che una chiusura del cerchio spero sia un inizio per quello che vogliamo fare in questa stagione. Sappiamo che dobbiamo riportare l’entusiasmo che è mancato, anche per colpa nostra, l’anno scorso. Dobbiamo farlo con le idee nuove e i concetti giusti che ha introdotto Inzaghi».
A QUALE GIOCATORE DEL CITY SI ISPIRA – «Per noi è un grande onore poter giocare una partita del genere. Beh, sarebbe un po’ ingeneroso fare certi accostamenti, però a me è sempre piaciuto Bernardo Silva».
IL SUO NUOVO RUOLO DA RIFINITORE – «A me piace anche uscire un po’ e legare il gioco con i compagni, è un ruolo in cui mi trovo bene. Ho sempre giocato da attaccante, però nel calcio moderno bisogna adattarsi. Poi, con Pohjanpalo c’è un bellissimo rapporto e un’intesa nata fin da subito che cerchiamo di affinare ogni giorno».
UN NUOVO BRUNORI DOPO UN’ESTATE DA SEPARATO IN CASA – «Nel calcio le cose possono cambiare rapidamente. Non mi va di ritornare su certi discorsi, ormai è andata, sono felice di essere qua, mi sento bene, ma soprattutto vedo una squadra contenta e questo mi inorgoglisce. Quanto ai gol come ogni anno non mi pongo limiti, vediamo che succede».
AVERE INZAGHI COME ALLENATORE – «Sai che ha fatto la storia del calcio, qualsiasi suggerimento arriva in modo diverso. Consigli? Per lui fino a quando la palla non è fuori è sempre buona e bisogna farsi trovare pronti».
CHE PALERMO SARÀ – «Un Palermo che non molla perché stiamo facendo un intenso lavoro fisico per avere benzina, gamba e per avere tutti quanti i 90 minuti. Bisogna andar più forti degli altri, nella fase di non possesso diventa fondamentale».
CHI TEME DI PIÙ NELLA CORSA ALLA A – «Noi stessi, non possiamo e non dobbiamo pensare agli altri ma solo a quello che è giusto per noi».
LA RESPONSABILITÀ DI PUNTARE ALLA PROMOZIONE – «Tutta la squadra ha voglia di prendersela, abbiamo anche una grande voglia di rivincita per quello che non siamo riusciti a fare negli ultimi anni. Sarà necessario un percorso in cui la mentalità dovrà fare la differenza e con Inzaghi stiamo lavorando molto sotto questo aspetto».
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