Juventusnews24
·29 settembre 2025
Bucciantini non ha dubbi sulla Juve: «Ora è chiamata a fare questo passo in avanti». Poi senza filtri sul bianconero: «Per me corre poco»

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·29 settembre 2025
Il vasto e talentuoso reparto offensivo della Juventus è un tema di dibattito costante, specialmente in un momento in cui i risultati non sono sempre convincenti. A intervenire sulla questione, nel corso di Sky Calcio Club, è stato Marco Bucciantini, il quale ha analizzato l’abbondanza a disposizione di Igor Tudor ma anche la mancanza di una gerarchia definita tra gli attaccanti. Questa incertezza, secondo l’opinionista, impedisce alla Vecchia Signora di trovare una chiara identità tattica in fase offensiva.
Bucciantini ha esordito sottolineando come l’abbondanza sia stata ricercata attivamente dalla dirigenza sul calciomercato Juve, anche a causa di fattori esterni.
ABBONDANZA – «Noi abbiamo all’inizio, ovviamente sottolineato l’abbondanza della Juventus, anche ricercata sul mercato, perché poi Vlahovic non se n’è andato, ma hanno ulteriormente preso Openda perché non arrivava Kolo Muani. E hanno preso anche Zhegrova, per avere il cambio di Conceicao, se attaccavano con i due dietro. L’abbondanza, però, deve diventare una gerarchia. Ma io credo che non esista una squadra al mondo che, anche se ha sette attaccanti, non ci siano gerarchie».
La critica di Bucciantini si concentra sul fatto che la gerarchia è la base per costruire un sistema di gioco efficace e che la mancanza di essa si riflette sul modo di attaccare della squadra. Per lui, stabilire un attacco titolare è il punto di partenza imprescindibile per Tudor:
GERARCHIA – «Perché la gerarchia diventa un attacco e un attacco diventa un modo di attaccare. una squadra poi, hai ragione, non l’hanno soddisfatto, però un attacco titolare lo devi mandare in campo e poi costruire un modo di giocare su cosa sai che ti danno gli attaccanti, perché hanno caratteristiche diverse: uno è bravo a vincere i contrasti e corre in un modo, un altro sa prendere la profondità».
L’opinionista ha poi rivolto la sua attenzione su un singolo attaccante, Jonathan David, le cui prestazioni non lo hanno convinto del tutto. L’ex Lille è ritenuto uno dei giocatori che meno riesce a emergere all’interno della manovra bianconera.
DAVID – «David? Secondo me però corre poco, nel senso che non emerge dentro la partita, gli manca davvero un po’ di spunto in più ma il passo avanti della Juventus deve essere trovare una gerarchia in attacco».
Il messaggio è chiaro per la Juve: il prossimo passo avanti non è sul calciomercato, ma nella definizione delle scelte.