Buffon incorona Pio Esposito: «Lui una delle note più liete del nostro calcio, mi ricorda Toni. Ecco in cosa mi ha impressionato» | OneFootball

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·1 dicembre 2025

Buffon incorona Pio Esposito: «Lui una delle note più liete del nostro calcio, mi ricorda Toni. Ecco in cosa mi ha impressionato»

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Il capo delegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon, ha speso parole al miele nei confronti di Francesco Pio Esposito dell’Inter

Ospite di Radio Anch’io lo Sport, Gianluigi Buffon ha speso parole importanti per Francesco Pio Esposito. Il capo delegazione della Nazionale ha definito il giovane attaccante dell’Inter come una delle note più liete del calcio italiano, paragonandolo a Luca Toni per caratteristiche fisiche, ma ritenendolo più dinamico e precoce nella crescita rispetto all’ex campione del mondo.

Buffon ha poi scherzato su Gianluigi Donnarumma, portiere del PSG, ammettendo ironicamente di temere per il suo record di presenze in azzurro. Analizzando il momento dell’Italia, l’ex numero uno ha evidenziato la grande qualità individuale della rosa a disposizione del CT, individuando però nei cali di tensione mentale il vero difetto strutturale da correggere per trovare l’equilibrio necessario a competere con chiunque.


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SU PIO ESPOSITO – «Esposito è una delle note più liete del calcio italiano. Mi ha impressionato e mi piace la testa che ha, per l’attitudine verso il lavoro e per la disponibilità a migliorarsi. Come caratteristiche, mi ricorda Luca Toni ma, per l’età che ha, è più avanti. Mi sembra un Toni più dinamico. Luca ha avuto un processo di crescita più lento, è esploso a 23-24 anni, mentre Pio è già adesso uno che determina ad alti livelli».

SU DONNARUMMA – «Da un paio d’anni, il livello è altissimo, da migliori campionati del mondo. Significa che la nostra scuola è ancora di riferimento. Donnarumma? Nella mia vita non ho mai provato invidia, ma sono un po’ geloso del mio record di presenze in azzurro: più di 175 presenze Gigio non potrà farle (ride, ndr)».

SULLA NAZIONALE – «Siamo una squadra individualmente molto forte, 6-7 undicesimi sono giocatori di alto livello. La difficoltà in questo momento è trovare un equilibrio affinché i singoli si sentano a loro agio e performino al 100%. Il nostro problema è i black-out mentali che ogni tanto abbiamo, ma quando siamo in partita con l’attenzione giusta ce la giochiamo con tutti. Cosa penso dei Mondali allargati? E’ suggestivo vedere nuove realtà, ma non a discapito delle nazionali migliori».

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