Juventusnews24
·23 novembre 2025
Buffon sulla Juventus: «Quando finisce un ciclo, c’è un tempo fisiologico in cui tu arranchi…Spalletti può diventare un punto fermo, mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio»

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·23 novembre 2025

A Fuoriclasse negli studi di DAZN, Gianluigi Buffon ha parlato così. Ecco le dichiarazioni della leggenda della Juventus e attuale capo delegazione dell’Italia.
ALLEGRI – «Lo vedo convinto, consapevole, sereno e questa serenità l’ha portata all’ambiente. c’è di nuovo ordine al Milan, cosa che era assente negli ultimi anni».
MAIGNAN – «Da quando ha avuto i gradi da capitano lo vedo più centrato nel mondo Milan, anche quando parla».
GASPERINI – «Due volte potevo andare all’Atalanta e non mi sarebbe dispiaciuto. Quando l’ultimo anno di Juve giocavo poco mi disse ‘Se vuoi annoiarti in panchina’ fai pure. Sarei andato volentieri. Pentito? No, alla fine la mia storia con la Juve e con il Parma è stata troppo importante. Mi sarebbe piaciuto perché ero in un momento di carriera che un anno o due li avrei fatti ancora bene e sarei stato un valore aggiunto non solo in campo. Ma ogni tanto devi rinunciare qualcosa».
CONTE – «Il Napoli è a due punti dalla vetta e in Champions ha le carte in regola per passare il turno. Nel mezzo ci son state tante dichiarazioni che han fatto risvegliare l’ambiente ma anche lui vuole che il torpore se ne vada. Ha pensato che quello fosse il modo per scuotere la squadra. Si è preso dei rischi ma si vede che strategicamente sbaglia poco, aveva percepito che bisognava dare un segnale».
DIFFERENZE CONTE E ALLEGRI – «Max dà una fiducia superiore ai giocatori in campo. Antonio cerca più di codificare il loro ruolo in campo tatticamente. Per l’aspetto gestionale e mentale, sono tutti e due dei grandi vincenti. La ferocia di Conte e il coraggio di Max. Max, nei momenti delicati, non ha paura. Se deve fare una sostituzione la fa, ne ho visti pochi così. Mi ricordo quella partita in cui mise 4 punte rischiava davvero la panchina, se non vinceva veniva mandato a casa. Ma non ha avuto paura di farlo».
COSA NON HA FUNZIONATO ALLA JUVE – «Per sapere perfettamente uno dovrebbe essere dentro e vivere la quotidianità. Da fuori mi viene da pensare che nel momento in cui finisce un ciclo e van via tantissime persone, giocatori e dirigenti, c’è un tempo fisiologico in cui tu arranchi perché devi ritrovare quelle persone. E non è facile. La Juve sta cercando di ritrovare uno zoccolo duro per poi metterci vicino cosa serve per arrivare alla vittoria».
SPALLETTI – «È stato la scelta migliore quando han deciso di esonerare Tudor. Mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio Luciano, perché un mese di ritiro sarebbe stato importante, anche in ottica mercato. Sul fatto che uno come lui vada seguito e possa diventare punto fermo non ho dubbi».
COMUNICAZIONE POST SCONFITTA CON IL REAL MADRID – «In quel momento dovevano dire così, per smorzare le polemiche e ricreare fiducia nell’ambiente. Ma dentro di loro, con Giorgio e le persone che son lì, ogni sconfitta è un qualcosa che ti logora dentro».









































