Juventusnews24
·16 novembre 2025
Cabrini avverte l’Italia in vista dei playoff: «Nessuno ci regalerà nulla, ecco cosa serve per andare al Mondiale». Poi parla della Norvegia

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·16 novembre 2025

L’Italia di Gennaro Gattuso si prepara all’ultimo, decisivo scontro per le qualificazioni Mondiali dopo la deludente prestazione in Moldavia (che ha visto l’impiego del bianconero Andrea Cambiaso). Questa sera, a San Siro, gli Azzurri affronteranno la Norvegia nel tentativo di riscattare il KO subito a Oslo e, soprattutto, di garantirsi la migliore posizione possibile in vista dei temuti playoff di marzo. A commentare il momento della Nazionale è intervenuto Antonio Cabrini: l’ex leggenda della Juventus e campione del mondo, intervistato da Tuttosport, ha analizzato il lavoro del CT, le insidie della sfida e le prospettive future.
Cabrini ha promosso l’operato di Gattuso fino a questo momento, sottolineando però che i veri banchi di prova devono ancora arrivare. L’ex terzino ha anche individuato il motivo dei continui cambi tattici visti nelle ultime uscite.
GARE DECISIVE – «Per ora ha fatto quello che gli hanno chiesto da ct, vincere. Ma le partite decisive non sono queste.»
GARANZIE DIFENSIVE – «Cambia modulo perché cerca garanzie a livello difensivo.»
La sfida di stasera a San Siro contro la Norvegia è tutt’altro che una formalità. Cabrini ha messo in guardia l’ambiente azzurro: la squadra scandinava non è più l’avversario malleabile di un tempo, grazie a investimenti mirati e a talenti di livello mondiale come Erling Haaland.
LA NORVEGIA NON È UN MATERASSO – «Loro hanno Haaland e non solo. Non è più la nazionale materasso di un tempo. Bisogna dare atto ad alcuni Paesi di aver investito nelle proprie capacità e forse anche nei propri uomini.»
Infine, l’attenzione si sposta sui playoff di marzo, vero spartiacque per la qualificazione ai Mondiali 2026. Cabrini ha chiesto all’Italia un cambio di mentalità e un salto di qualità nelle prestazioni, perché nessuno farà sconti.
NESSUNO CI REGALERÀ NULLA – «Nessuno ci regalerà nulla. Servirà una nazionale che pensi di poter essere protagonista. E soprattutto che si esprima a un certo livello sul campo.»









































