Cagliarinews24
·30 luglio 2025
Cagliari, alla ricerca dell’equilibrio tra la fase offensiva e difensiva. Ecco le considerazioni: il punto

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·30 luglio 2025
Il Cagliari si trova di fronte a una problematica ricorrente, un vero e proprio dilemma tattico: come bilanciare al meglio la fase offensiva e quella difensiva. Come sottolinea Il Corriere dello Sport, il tecnico Fabio Pisacane è chiamato a “sbrogliare la matassa”, un compito che richiede una sottile arte di compromesso. Trovare il giusto assetto significa tirare la coperta un po’ di qua e un po’ di là, senza lasciare scoperto nessun reparto. L’obiettivo primario, tuttavia, è inequivocabile: vincere le partite, e per farlo, i gol sono una necessità imprescindibile.
In questa fase di precampionato, il nuovo Cagliari si è presentato con una configurazione che prevede due punte. Questa scelta tattica mira a rompere la “solitudine” di cui ha sofferto Roberto Piccoli per gran parte della scorsa stagione. La passata annata ha visto Piccoli come unico riferimento offensivo, con il peso dell’attacco che gravava quasi interamente sulle sue spalle. Nonostante questa situazione non ideale, il centravanti è riuscito a raggiungere la doppia cifra in campionato, con 10 gol, a cui si aggiungono 2 reti in Coppa Italia. Un bottino notevole, specialmente considerando che si trattava della sua prima stagione da protagonista nella massima serie.
Per agevolare ulteriormente il compito di Piccoli e incrementare la pericolosità offensiva della squadra, Pisacane sta seriamente pensando di affiancargli una seconda punta. Questa mossa strategica potrebbe portare diversi benefici: una maggiore imprevedibilità in attacco, la possibilità di creare più spazi per gli inserimenti e una distribuzione più equa del carico realizzativo. L’obiettivo è chiaro: fornire a Piccoli il supporto necessario per esprimersi al meglio e, al contempo, rendere l’attacco del Cagliari più incisivo e meno dipendente da un singolo giocatore.