Calcionews24
·24 ottobre 2025
Cagliari, Pisacane in conferenza stampa: «Per me si tratta della terza finale. Infermeria? Mina e Deiola non ci saranno. Ecco le loro condizioni»

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Alla vigilia della sfida contro il Verona Fabio Pisacane, tecnico del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa. Le sue parole.
INFERMERIA – «E’ bello perché ogni settimana bisogna partire dall’infermeria, sembra un paradosso, ma fa parte di questo sport. Radunovic, Pintus e Di Pardo rimangono ai box. Si aggiungono Mina e Deiola. Yerry ha avuto un risentimento al bicipite femorale, non c’è la voglia di insistere e rischiamo di essere nel mezzo. Deiola lo abbiamo gestito, ma anche lì non bisogna avere questa frenesia che porta il giocatore a stare nel mezzo. E’ giusto riprendere il filo quando stanno bene: è quello che conta più di tutto. Per me è la terza finale di queste otto partite: viviamo un campionato nel campionato dove c’è bisogno di furore, di energia. Vorrei che questa energia venga messa su ciò che possiamo costruire e non temere. E’ l’andata di una finale (nessuno me ne voglia). Si prepara la gara come tutte le altre, ma stando attento a tutti i dettagli. Troveremo un avversario di tutto rispetto».
VERONA – «Il Verona è una squadra collaudatissima perché lo scorso anno aveva lo stesso tecnico e ha fatto un campionato dove ha sofferto parecchio. Ha un organico per rimanere in Serie A, oggi ha un concetto sottoforma di metodologia collaudato e rinforzato. I giocatori si sono fatti apprezzare, fa riflettere il fatto che sia una delle squadre con il XG più alto. Bisogna rimanere verticali, prendere spunti, oltre che studiare l’avversario. E’ necessario avere un barlume di realtà e non di fantasia».
DIFESA – «Portiamo avanti un discorso dal 10 luglio: prima dalle caratteristiche dei giocatori che abbiamo dentro. Cambia se l’avversario gioca in un modo o nell’altro. Per esempio, ho sentito che attacca molto la profondità, pertanto l’impostazione della partita dipende non da Mina, ma dagli avversari».
CAPACITA’ DI FARE GOL- «Sicuramente non condannando i giocatori se sbagliano specie negli ultimi 20 metri. Rischiamo sennò di mettere i ragazzi di sentire questo bisogno a tutti i costi di fare gol. Ciò vale per la Roma, l’Udinese etc. Il problema è non arrivare, ma bisogna creare queste occasioni. Contro il Bologna abbiamo creato dei problemi in base alla strategia che avevamo; mettendo più punti abbiamo creato di meno. I gol arriveranno quando meno te lo aspetti: sono regole non scritte che esistono da sempre». LEGGI TUTTA LA CONFERENZA STAMPA SU CAGLIARINEWS24.COM









































