Cagliarinews24
·18 novembre 2025
Cagliari, rendimento altalenante per Adopo? Cosa traspare sul giocatore classe 2000

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Il conto alla rovescia per la sfida contro il Grifone è ormai iniziato e, mentre il centro sportivo di Assemini freme di attività, l’attenzione degli analisti si sposta sui singoli interpreti che potrebbero decidere le sorti del match. La formazione isolana si prepara a ricevere il Genoa in una gara che promette scintille, e tra i protagonisti più attesi figura senza dubbio Michel Adopo.
Il centrocampista francese, giunto in Sardegna per portare fisicità e dinamismo alla mediana, ha finora collezionato un minutaggio importante, diventando un perno nello scacchiere tattico dei rossoblù. Con 11 presenze all’attivo e ben 844 minuti trascorsi sul rettangolo verde, il ragazzo si sta ritagliando uno spazio sempre più centrale nelle gerarchie della squadra.
Sebbene la casella dei gol e degli assist sia ancora ferma a zero, il contributo di Adopo va letto oltre i semplici numeri offensivi. Il mediano si sta distinguendo per una notevole affidabilità in fase di possesso palla, registrando una percentuale di passaggi riusciti pari all’81%. Questo dato evidenzia la sua capacità di gestire i tempi di gioco e di ripulire palloni spesso scottanti in mezzo al traffico del centrocampo.
Anche quando si tratta di guardare verso la porta avversaria, pur non essendo un tiratore scelto, mantiene una precisione del 50% nei tiri nello specchio, dimostrando di saper inquadrare il bersaglio quando se ne presenta l’occasione. La sua presenza offre equilibrio, permettendo ai compagni di reparto di sganciarsi con maggiore libertà.
Il vero cuore del gioco di Adopo risiede tuttavia nella fase di non possesso. I dati raccontano di un giocatore combattivo, con il 60% di contrasti vinti, un numero che testimonia la sua efficacia nel recupero palla. C’è margine di miglioramento nei duelli totali, dove la percentuale di successo si ferma al 35%, ma l’aggressività non manca, come dimostrano gli 11 falli commessi contro i soli 3 subiti.
Il dato forse più sorprendente, e certamente positivo per un giocatore di rottura come lui, è il fatto che non abbia collezionato cartellini gialli e rossi. Una pulizia negli interventi rara per un incontrista, che permette all’allenatore dei sardi di contare su di lui senza il timore di squalifiche o di dover gestire un giocatore ammonito nelle fasi calde della partita.
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