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Mario De Zanet·31 maggio 2020
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Mario De Zanet·31 maggio 2020
Oggi si è tornati a giocare in qualche paese.
E, da qualche parte, c’erano pure i tifosi. Vi raccontiamo questa domenica di calcio, grazie anche alle parole di un allenatore ed un giocatore fenomenali.
Allo stadio per il tampone: gli arbitri del Kosovo sono stati sottoposti oggi ai test per il coronavirus allo stadio “Fadil Vokrri” di Pristina.
Sotto gli occhi attenti del presidente federale Agim Ademi, tutti i direttori di gara hanno effettuato il tampone per prepararsi alle semifinali di Coppa, in programma il 2 e il 3 giugno.
Leo Messi è tornato a parlare: lo ha fatto a El Pais.
E, come tutti, anche la Pulce è preoccupato: “Sapere della sofferenza causata dalla pandemia crea frustrazione. Non c’e niente di peggio che perdere le persone che ami di più, senza neppure poterle salutare. E ora ci rimane il dubbio di come sarà il mondo- ha proseguito Messi- Credo che non sarà più lo stesso, così come il calcio”.
Arriva un caso di positività nel campionato portoghese, il cui inizio è previsto per il 4 giugno.
🚨 José Luzia, árbitro asistente de la AF Lisboa, da positivo por COVID-19. 👉 https://t.co/lco8WStaWw–
Non si tratta di un giocatore, bensì di un guardalinee: José Luzia fortunatamente sta bene e sta osservando tutte le norme persone.
A piccoli passi, ma gli stadi tornano a riempirsi. È avvenuto in questo weekend in Ungheria, dove, occupando un posto ogni 5, i tifosi sono potuti entrare negli impianti.
Un grande passo avanti. Così, Jurgen Klopp ha descritto il ritorno agli allenamenti di squadra, previsto per domani.
“Ci stiamo allenando ora con intensità sempre più crescente e dobbiamo arrivare in forma al 19 o il 20 giugno, qualunque giorno sia previsto la sfida con l’Everton.