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·26 agosto 2024

Calcio in lutto: è morto Sven-Goran Eriksson

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Grave lutto nel mondo del calcio. Si è spento all’età d 76 anni Sven-Goran Eriksson, ex dirigente ed allenatore svedese e che ha segnato un’epoca importante nella storia del calcio italiano e non solo tra la metà degli anni’80 e la fine degli anni ’90. Simbolo indelebile dello Scudetto della Lazio nella stagione 1999/2000, portò i biancocelesti nell’elite europea con i successi in Coppa delle Coppe e in Supercoppa Europea nel 1999.

Una notizia che purtroppo per molti tifosi e appassionati di calcio era nell’aria da tempo, a a causa della grave malattia con cui Eriksson stava ormai lottando da tempo. Il tecnico svedese ha perso oggi la sua battaglia contro il tumore al pancreas che lo affliggeva da inizio 2024, come ammesso pubblicamente dallo stesso Eriksson nelle ultime e più recenti interviste alla stampa.


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(Photo by ANSA, Calcioinpillole.com)

Sven-Goran Eriksson si è spento a 76 anni. Leggenda della Lazio, portò i biancocelesti allo Scudetto del 2000 e alla gloria europea

Nato a Torsby in Svezia il 5 febbraio 1948, inizia la sua lunghissima e quarantennale carriera da allenatore nel 1977 alla guida degli svedesi del Degerfors. Dopo un biennio, Eriksson resta in patria passando alla guida del Goteborg nel 1979, andando a vincere in tre stagioni e mezzo 1 campionato svedese (nel 1982), 2 coppe di Svezia (1979 e 1982) e soprattutto la Coppa UEFA nell’1982, primo storico successo di una squadra svedese in Europa.

Nell’estate del 1982 lascia la terra natia per approdare al Benfica, squadra che allenerà in due fasi diverse della sua carriera. La prima volta è più proficua con Eriksson che trascina le Aquile alla vittoria di due campionati consecutivi nel 1983 e nel 1984 più una Coppa Nazionale nel 1983. I suoi successi esteri gli valgono la chiamata della Serie A e nello specifico della Roma, con i giallorossi che si affidano a lui a partire dalla stagione 1984/1985, nel ruolo di Direttore Tecnico. Con i capitolini Eriksson rimane tre anni, andando a conquistare una Coppa Italia nel 1985/1986. Non fortunatissima l’esperienza alla Fiorentina nel biennio 1987-1989, dall’1989 al 1992 torna al Benfica dove conquista il campionato (nel 1991) e una Supercoppa Portoghese (nel 1989).

Eriksson entra nella leggenda della Lazio

Ritorna in Serie A nella stagione 1992/1993 dove accetta la panchina della Sampdoria. Con i blucerchiati resta ben cinque anni, conquistando la Coppa Italia nel 1994. A partire dalla stagione 1997/1998 inizia la sua straordinaria epopea alla guida della Lazio.

Tramite il suo gioco efficace e capace di esaltare un gruppo di grandissimi talenti e campioni (Nesta, Mihajlovic, Veron, Stankovic, Diego Simeone, Nedved, Salas, Roberto Mancini), Eriksson conduce i biancocelesti ai mgliori risultati della loro storia. Al primo anno vince la Coppa Italia (nella doppia finale col Milan) e sfiora anche la Coppa UEFA, persa in finale con l’Inter. Le annate successive sono ricolme di successi: nel 1999 vince Supercoppa Italiana, Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea (battendo i Campioni d’Europa del Manchester United), e sfiora lo Scudetto in un testa a testa perso con il Milan. Il tanto atteso Tricolore arriva nell’annata successiva, che vale il secondo titolo nella storia della Lazio dopo quello del 1976, a cui si unisce anche un altro successo in Coppa Italia. Lascia la Lazio il 31 dicembre 2000, dopo aver vinto nuovamente la Supercoppa Italiana di quella stagione.

Lascia l’Italia per provare a risollevare le sorti dell’Inghlterra come CT della Nazionale dei Tre Leoni, ma le spedizioni al Mondiale 2002 (fuori ai quarti di finale contro il Brasile), ad EURO 2004 (sempre ai quarti contro il Portogallo) e al Mondiale 2006 ancora ai quarti sempre contro i lusitani non sono fortunate e lascia la guida degli inglesi dopo la rassegna iridata in Germania.

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