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·16 novembre 2025
Calciomercato Juve, Tuttosport: ecco l’ultima indicazione dell’algoritmo di Comolli. Non comprerà giocatori da quel campionato!

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·16 novembre 2025

C’è chi immagina Damien Comolli chiudere il suo laptop con un sorriso amaro, consapevole di aver schivato un proiettile, o forse semplicemente sollevato dal verdetto inappellabile del suo algoritmo. Alla fine, tutto ruota attorno a quei freddi responsi digitali che, da quattro mesi a questa parte, guidano ogni mossa del nuovo amministratore delegato della Juventus. La bussola ha cambiato direzione: dopo un’estate trascorsa a inseguire suggestioni “esotiche”, la strategia bianconera sembra aver virato decisamente lontano dall’Arabia Saudita.
Basta con gli “emiri del pallone”. L’idea di riportare in Europa profili rifugiatisi nella Saudi League – chi per imboccare il viale del tramonto, chi per incassare cifre fuori mercato – è stata accantonata. I motivi sono duplici: tecnici ed economici. Da un lato, l’intensità del campionato saudita è giudicata imparagonabile ai ritmi della Serie A, offrendo scarse garanzie sul piano fisico. Dall’altro, c’è lo scoglio insormontabile degli ingaggi. Lo riporta Tuttosport.
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Basti pensare al caso di Franck Kessie, a lungo corteggiato: i suoi 14 milioni a stagione percepiti all’Al-Ahli rendono impossibile qualsiasi trattativa, anche ipotizzando un taglio dello stipendio. Discorso analogo per Marcelo Brozovic e Sergej Milinkovic-Savic (fresco di rinnovo con l’Al-Hilal di Inzaghi), i cui costi non si sposano con la nuova spending review torinese.
Tuttavia, questo cambio di rotta lascia qualche perplessità nell’ambiente. Tifosi e addetti ai lavori non dimenticano il tempo e le energie dissipate in estate per inseguire queste piste, né gli impatti negativi dei recenti acquisti. Inizia a serpeggiare un certo pessimismo sul metodo di lavoro di Comolli: i dati sono utili, ma nel calcio non sono tutto. Se il “Moneyball” di Billy Beane ha fatto la storia del baseball con gli Oakland Athletics, la sua applicazione vincente nel calcio europeo resta ancora tutta da dimostrare, lasciando aperto il dibattito tra l’innovazione dell’algoritmo e l’occhio esperto dello scouting tradizionale.
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