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Calcionews24

·1 dicembre 2025

Calciomercato, rivoluzione totale decisa dalla FIFA. Quel caso mediatico ha cambiato tutto!

Immagine dell'articolo:Calciomercato, rivoluzione totale decisa dalla FIFA. Quel caso mediatico ha cambiato tutto!

Calciomercato: l’Europa detta la linea per la riforma globale dopo il caso Diarra

La riforma del Calciomercato internazionale entra in una fase decisiva. A Bruxelles, nel quadro del Comitato per il Dialogo Sociale dell’UE dedicato al calcio professionistico, UEFA, leghe, club e sindacato dei calciatori FIFPro hanno approvato una risoluzione che punta a definire i principi fondanti della futura regolamentazione FIFA. Per la prima volta, le principali forze del calcio europeo si muovono in modo unitario per ridefinire il sistema dei trasferimenti, un settore cruciale in cui il Vecchio Continente genera quasi il 90% dei movimenti globali.

Il nuovo corso del Calciomercato nasce principalmente dal caso Diarra. La storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea ha infatti messo in discussione alcuni punti cardine della normativa FIFA riguardo alla risoluzione dei contratti senza giusta causa, spingendo la Federazione internazionale a varare misure provvisorie. L’UE, però, non si è limitata a reagire: ha trasformato la crisi in un’opportunità per costruire un modello più stabile e perfettamente allineato al diritto comunitario.


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Al centro della riforma del Calciomercato c’è il tema della stabilità contrattuale. La risoluzione ribadisce la necessità di mantenere un equilibrio tra tutela dei club, che devono poter programmare investimenti e cicli sportivi, e tutela dei calciatori, che devono muoversi in un ambiente trasparente. Da qui la conferma dell’importanza del “periodo protetto”, delle sanzioni proporzionate e dell’introduzione di clausole di indennizzo predeterminate, utili per evitare interpretazioni discordanti. Più cautela, invece, rispetto all’uso di algoritmi matematici per il calcolo delle compensazioni.

Un altro pilastro riguarda la funzione redistributiva del Calciomercato. Premi di formazione e meccanismi di solidarietà, fermi da oltre vent’anni, non rispecchiano più gli investimenti necessari per crescere giovani talenti. L’Europa chiede un aggiornamento dei valori e procedure più snelle, soprattutto quando si parla di minorenni, un ambito che richiede massima protezione.

Infine, la risoluzione punta a rafforzare la giustizia sportiva attraverso Camere Nazionali più rapide, indipendenti e coerenti con il diritto UE. Non si tratta di sostituire la FIFA, ma di guidare, con una base europea solida, il futuro del Calciomercato mondiale.

La direzione è tracciata: ora tocca alla FIFA raccogliere il testimone.

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