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·29 marzo 2025
Calciopoli, la Cassazione esclude alterazioni alla classifica, niente risarcimento per il Bologna

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·29 marzo 2025
La lunga vicenda giudiziaria legata a Calciopoli trova un punto fermo per quanto riguarda Bologna e Brescia.
La Corte di Cassazione ha respinto le richieste di risarcimento avanzate dal club emiliano, dal suo ex presidente Francesco Gazzoni Frascara e dal Brescia, mettendo fine ai contenziosi legali avviati dopo la retrocessione in Serie B nella stagione 2004/05.
Entrambi i club sostenevano che gli episodi di frode sportiva emersi con lo scandalo avessero influenzato la classifica finale, contribuendo alla loro retrocessione. Il Brescia scese direttamente in Serie B, mentre il Bologna perse lo spareggio salvezza contro il Parma. Tuttavia, la Cassazione – con una sentenza del 7 marzo 2025 – ha stabilito che “gli eventi di frode sportiva accertati non avevano determinato, in pratica, alcun significativo mutamento della classifica finale”.
La società Victoria 2000, legata a Gazzoni Frascara e principale promotrice della causa dopo il ritiro del Bologna dalla disputa legale, è stata inoltre criticata per non aver presentato elementi in grado di confutare la sentenza di primo grado. La Cassazione ha ribadito quanto già stabilito dal processo di Napoli: non vi è stata un’alterazione determinante dell’esito del campionato 2004/05 a causa di Calciopoli, e di conseguenza, non sussistono le basi per un risarcimento economico.