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·18 settembre 2025

Capello avvisa la Juventus: «Trattenere Yildiz potrebbe diventare impossibile»

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Capello avvisa la Juventus: «Trattenere Yildiz potrebbe diventare impossibile». Il pensiero dell’ex tecnico sul gioiello turco

Un’investitura solenne, che arriva da una delle voci più autorevoli del calcio italiano. Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore Fabio Capello ha analizzato il talento cristallino di Kenan Yildiz, tracciando un paragone tanto pesante quanto affascinante con un’icona della Juventus: Alessandro Del Piero.

Secondo Capello, le similitudini sono evidenti, a partire dal ruolo e dalla personalità. «C’è un Del Piero in questo Yildiz. Lo vedo come un’immagine importante della Juventus, come lo è stato Ale che ancora oggi riesce ad esserlo. Lui in questo momento è il 10, indossa la maglia che ha più valore storico in assoluto e lo fa con voglia e personalità». L’ex tecnico prosegue nella sua disamina, confrontando l’eredità della leggenda bianconera con il potenziale del giovane turco: «Del Piero ha fatto la storia, l’altro sente il peso di doverla fare ma è sereno, vivo, divertente. Si vede che c’è un Del Piero in questo Yildiz per quello che fa quando gioca, nella posizione che occupa e dove rende di più. Anche se ovviamente parliamo di un altro periodo, di un altro contesto, di un calcio diverso. Ale aveva grandi qualità, abilità nel dribbling, ma per esempio non aveva la velocità che ha Yildiz, sia con la palla sia quando parte senza».


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Il paragone si estende poi alle qualità tecniche e caratteriali. «Però hanno le stesse capacità balistiche, anche da fuori area. Seguo Yildiz in nazionale e lì, con la Turchia di Montella, è un leader. Del Piero ne aveva tantissimo, ne ha sempre avuto. Yildiz è all’inizio ma dimostra di averne in quantità». Capello trova punti in comune anche nell’eleganza, pur notando differenze nell’approccio al gioco. «Ai pregi di Ale non possiamo non aggiungere un’innata eleganza, la stessa che ritrovo nel giovane turco. Del Piero poi aveva una grande visione di gioco, mentre Yildiz in questo momento sembra essere più portato al dribbling». Infine, un monito per il futuro: «La Juve se lo goda finché brillerà a Torino… quando certe pressioni – economiche, ovviamente – si faranno sempre più insistenti dall’Inghilterra e dalla Spagna sarà complicato se non impossibile trattenere un 2005 come lui».

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