Juventusnews24
·22 ottobre 2025
Capello e la stoccata a Thuram: «In Como Juve è rientrato corricchiando in occasione del gol di Nico Paz. Se fosse rientrato con la voglia giusta…»

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Una formazione “intelligente”, pensata per coprirsi e colpire i punti deboli di un avversario in emergenza, ma che non basterà senza un totale cambio di mentalità. Arriva l’analisi di Don Fabio Capello. L’ex allenatore della Juventus, dagli studi di Sky Sport, ha commentato le possibili scelte di Igor Tudor per la supersfida di questa sera contro il Real Madrid, sottolineando come il vero problema dei bianconeri, in questo momento, non sia il modulo, ma l’atteggiamento. REAL MADRID JUVE LIVE
Capello ha analizzato la probabile formazione della Juventus, che si preannuncia più coperta dopo la batosta di Como, come una scelta tattica comprensibile, mirata a sfruttare le assenze pesanti (Alaba, Rüdiger, Huijsen, Carvajal, Alexander-Arnold) nella difesa dei Blancos.
L’ANALISI DI CAPELLO – «Quella della Juventus mi sembra una formazione che pensa a difendersi e a coprire il campo in modo intelligente, provando ad approfittare della difesa non impenetrabile del Real Madrid con Yildiz e Vlahovic. Credo voglia vedere questo Tudor, oltre all’atteggiamento».
È proprio sull’atteggiamento, però, che l’ex tecnico ha affondato il colpo. Per Capello, la crisi della Juve non è una questione di moduli (3-5-2 o 4-3-3), ma di “voglia” e “volontà”. Per spiegare il concetto, ha preso come esempio lampante proprio il gol subito domenica scorsa contro il Como, puntando il dito contro uno degli uomini più rappresentativi.
LA CRITICA A THURAM – «Sul gol di Nico Paz per esempio, Thuram rientra corricchiando. Se fosse rientrato con la voglia e la volontà giusta, Nico Paz non avrebbe mai fatto gol».
Una critica durissima, che fotografa una squadra apparsa pigra, svogliata e rassegnata. La scelta di Tudor di schierare una squadra più “coperta” al Bernabeu è quindi, secondo Capello, un tentativo di ritrovare prima di tutto la solidità, ma non basterà se l’approccio mentale resterà quello visto contro il Como in Serie A.
Il tecnico croato, secondo Don Fabio, si aspetta una reazione d’orgoglio, una prova di carattere da parte di giocatori che devono dimostrare di essere da Juve. La trasferta contro il Real Madrid diventa così un esame della verità: non solo per la panchina di Tudor, ma per la dignità di un intero gruppo chiamato a smentire le accuse di “svogliatezza” sul campo più prestigioso d’Europa. La formazione “intelligente” da sola non può bastare.









































