Calcio e Finanza
·4 novembre 2025
Capienza e impianto provvisorio: i dettagli del progetto del Verona per il nuovo stadio

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·4 novembre 2025

L’Hellas Verona ha ufficialmente avviato l’iter per la costruzione del nuovo stadio cittadino. Il club gialloblù ha presentato presso gli uffici tecnici del Comune di Verona lo studio di fattibilità del progetto, primo passo formale di un percorso che si preannuncia lungo ma strategico per il futuro del club e della città.
«Hellas Verona FC è lieto di annunciare di aver avviato l’iter per lo sviluppo di un nuovo stadio nell’area dove è situato lo Stadio Marcantonio Bentegodi», si legge nella nota diffusa dalla società. «Il Club, assieme a HV1903, LLC – società interamente controllata dalla proprietà e costituita per esplorare le opportunità di sviluppo del nuovo impianto – ha presentato lo studio di fattibilità del progetto. Questo è il primo step di un lungo processo che vedrà fortemente impegnato il Club e la sua proprietà, Presidio Investors, accanto ai rappresentanti dell’amministrazione cittadina e del Governo».
Si tratta, dunque, di una fase ancora preliminare, ma significativa: la proprietà statunitense ha già sostenuto gli investimenti necessari per la redazione dello studio di fattibilità e punta ora a un procedimento quanto più snello possibile. È, di fatto, il primo atto ufficiale verso la nascita del nuovo impianto.
Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, il progetto prevede uno stadio da circa 32.000 posti, una capienza indicativa che potrà subire aggiustamenti nelle prossime fasi. L’impianto sorgerà nella stessa area del Bentegodi, confermando la volontà di mantenere il legame con la tradizione sportiva della città.
Un elemento importante riguarda la gestione della fase dei lavori: è infatti prevista la costruzione di un impianto provvisorio a Verona, che permetterà alla squadra di continuare a disputare le partite in città mentre sarà demolito il Bentegodi e costruito il nuovo impianto, senza la necessità di trasferirsi altrove. Una soluzione sul modello di quanto già visto a Cagliari o ipotizzato per Bologna.
Sul fronte delle tempistiche, il deposito dello studio di fattibilità arriva in un momento in cui diverse città italiane stanno valutando progetti di ristrutturazione o nuovi stadi anche in ottica Euro 2032. L’avvio dell’iter colloca il Verona in linea con le tempistiche richieste da FIGC e UEFA per poter ottenere la possibilità di ospitare le gare del torneo in Italia: non sarà facile, considerando anche le tempistiche ristrette nei prossimi mesi (entro 31 luglio 2026 la FIGC deve consegnare la lista con la condizione che il progetto esecutivo sia approvato, finanziato e cantierabile entro aprile 2027) e i soli cinque posti a disposizione, ma con questa mossa il club è entrato in corsa.
Resta ora da capire come si svilupperà il dialogo con il Comune e con gli enti coinvolti, ma con la presentazione ufficiale dello studio di fattibilità, l’Hellas Verona ha acceso concretamente i motori verso il nuovo stadio del futuro gialloblù.
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