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·26 settembre 2025
Caputo: «Della Samp non mi aspettavo una partenza del genere, ma le difficoltà ci sono e si sono viste. Coda? Potrebbe risollevare le sorti della squadra»

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·26 settembre 2025
Ciccio Caputo, doppio ex attaccante di Sampdoria e Bari, ha parlato in esclusiva a La Gazzetta del Mezzogiorno in vista del match in programma allo stadio San Nicola sabato. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:
BARI-SAMPDORIA – «Sono state due esperienze importanti della mia carriera. Due realtà vissute in momenti particolari, se così possiamo dire. Però, di sicuro, sono due piazze rimaste nel cuore. Bari, lo sappiamo, la sento molto essendo figlio di questa terra. Alla Sampdoria ho vissuto un anno e mezzo personale difficile per questioni societarie. Ma, allo stesso, tempo, ha rappresentato la maglia più importante indossata».
COSA NON FUNZIONA – «Sono molto sorpreso. Per il mercato e per il blasone delle piazze. Per ciò che attiene la Sampdoria, ero fortemente convinto che dopo un campionato negativo si sarebbe ritrovata e ripresa con tutto l’entusiasmo che trasmette la gente doriana. Magari non per puntare alla promozione diretta, quanto almeno per i playoff. Lo stesso vale per il Bari. In passato ho già dichiarato che ha chiuso un mercato importante, ma in questo momento ritroviamo due squadre in completa difficoltà. Per entrambe, non sarà facile risalire la classifica di questo momento».
RIPRESA – «Sono trascorse appena quattro partite. Di sicuro, per quello che ho visto, il Bari meritava qualche punto in più. Della Samp non mi aspettavo una partenza del genere, ma le difficoltà ci sono e si sono viste».
DIFFICOLTA’ – «Bari e Sampdoria vivono situazioni molto simili. Due realtà importanti anche a livello nazionale. Due squadre con una storia. Tifosi incredibili. Vanno quasi di pari passo. Vederle così sotto è dura da accettare. Non vivono un buon momento. Quando cambi tanti giocatori, i nuovi portano entusiasmo e idee diverse. Per questo, serve che si incastrino tanti fattori nel modo giusto. Purtroppo, in questo momento, in queste due realtà non si è creata ancora la giusta alchimia».
FASE OFFENSIVA – «In questo momento, nella Sampdoria un contributo di peso può arrivare da Massimo Coda. Lo conosciamo tutti. Un giocatore esperto, di spessore tecnico e con una carriera importante alle spalle. Lui, con qualcun altro, potrebbe risollevare le sorti della sua squadra. Da fuori è facile parlare, ma non sappiamo realmente cosa accade all’interno del gruppo. Per quanto riguarda il Bari, la situazione è davvero delicata. Bisogna compattarsi, avere equilibrio e remare tutti dalla stessa parte. Se si inizia a fare confusione diventa dura per tutte componenti, tifosi inclusi. Quindi, occorre pazienza e cercare la giusta idea per uscire da questa situazione creando fiducia ed entusiasmo».
TATTICA – «Bari e Sampdoria hanno giocatori importanti e organici di valore. Caserta a me piace. Donati è un mio carissimo amico, l’ho seguito nell’avventura da allenatore. È alla prima esperienza nel campionato italiano di B, un torneo difficile. In una grossa piazza, potrebbe aver incontrato qualche criticità. Al di là di questo, sono del parere che in squadre che lottano per il vertice gli attaccanti sono fondamentali. Se hai quelli giusti, fanno la differenza. In Italia si fa fatica a trovarli. Nel Bari, poi, elementi come Bellomo, Castrovilli e Partipilo – che conosco bene – potranno far valere il loro rapporto diretto col territorio. Anche se sa soli non possono cambiare le sorti. Da esterno, cercherei l’unione tra le varie componenti per quanto capisca che i tifosi abbiano le proprie idee. Per il bene della squadra, c’è bisogno di unione tra le parti. Le critiche alle società non vanno fatte pesare alla squadra che potrebbe subire riflessi negativi».