Caressa sbotta contro gli arbitri della Serie A: «Le regole non possono cambiare in corsa! C’è un’ignoranza di fondo, e vi spiego perché» | OneFootball

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·1 novembre 2025

Caressa sbotta contro gli arbitri della Serie A: «Le regole non possono cambiare in corsa! C’è un’ignoranza di fondo, e vi spiego perché»

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Caressa sbotta contro gli arbitri della Serie A: «Le regole non possono cambiare in corsa! C’è un’ignoranza di fondo». Lo sfogo del giornalista

Intervenuto a Radio Dee Jay, il noto giornalista Fabio Caressa ha criticato la classe arbitrale, parlando di una diffusa “ignoranza giuridica” nella comprensione e applicazione delle norme. Caressa ha sottolineato l’inaccettabile mancanza di uniformità, con regole che sembrano cambiare ogni weekend.

Il problema, secondo il giornalista, è che gli arbitri sono “spaventati” e cercano di aggrapparsi letteralmente al regolamento, dimenticando la logica del gioco. Ha citato l’esempio del rigore per il fallo di mano di Dodô in una recente partita, definendolo un’applicazione “folle” della norma. Ha concluso dando fiducia al designatore Gianluca Rocchi, ma evidenziando l’enorme difficoltà nel risolvere un problema che va oltre il singolo fischietto.


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ARBITRI IGNORANTI IN SERIE A – «Vedo ignoranza di fondo da parte degli arbitri di conoscenze giuridiche, non sanno niente di come una norma deve essere applicata, non sanno niente di fonti di giustizia e l’atteggiamento poi cambia di domenica in domenica. Non è possibile che quello che è gol per il Milan la domenica prima, alla Roma viene tolto la domenica dopo. Le regole non possono cambiare in corsa. Poi sento i commenti degli arbitri e una parte dice giusto, una parte non giusta».

LA DISTANZA – «Stavo discutendo in redazione dopo le due partite, mi dicono, e ma sai la distanza è diversa. Ma la distanza non può essere un concetto giuridico, non puoi fare ad occhio, altrimenti ognuno fa quello che pare. Sul fallo di mano di Dodo dice è rigore. Ma la regola dice che il movimento deve essere congruo e non congruo. Se mi dici che quello è rigore perché è eclatante, non ci capisco più niente. Rocchi ci sta provando in tutti i modi ma è un problema che sono spaventati, terrorizzati e cercano di aggrapparsi alla regola, invece dovrebbero pensare che l’applicazione segue la legge ma anche la logica del gioco. Lo sappiamo tutti che Orsato è in pectore il nuovo designatore degli arbitri. Ma questo va fuori dal contesto dell’arbitraggio».

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