Inter News 24
·2 settembre 2025
Caressa sull’Inter di Chivu: «Dubbi sul cambio di gioco, ma la squadra deve adattarsi»

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·2 settembre 2025
Fabio Caressa, commentatore e giornalista, ha analizzato la situazione dell’Inter di Cristian Chivu dopo la sconfitta interna contro l’Udinese. Nel corso di un video sul suo canale YouTube, Caressa ha espresso le sue perplessità riguardo al cambiamento di gioco annunciato dal tecnico nerazzurro e sulle difficoltà che la squadra sta affrontando.
Caressa ha riportato due visioni diverse all’interno del Club riguardo all’andamento della squadra. Da un lato, Bergomi ha sottolineato come l’Inter sia diventata più “vecchia” e abbia acquistato giocatori simili a centrocampo, che fanno il loro lavoro ma non aggiungono freschezza. Dall’altro lato, Di Canio ha ammesso che l’età della squadra è un fattore, ma ha insistito sul fatto che Chivu deve lavorare sulla parte mentale dei giocatori, cercando di cambiare la mentalità e migliorare le prestazioni.
Caressa ha anche commentato la conferenza stampa di Chivu dopo la partita, esprimendo alcune perplessità. «La conferenza stampa di Chivu a fine partita è una conferenza che lascia un po’ di perplessità e dubbi, vi dico la verità», ha affermato il giornalista. Nonostante apprezzi l’intenzione di Chivu di cambiare il gioco dell’Inter e di cercare soluzioni diverse al tradizionale palleggio prolungato, Caressa ha sottolineato che questo cambiamento richiederà tempo.
Caressa ha poi riflettuto sul fatto che il gioco che Inzaghi aveva impostato per l’Inter era stato in parte sottovalutato: «La fortuna dell’Inter è stato quel modo di giocare fino ad ora. Forse quel modo di giocare creato da Inzaghi è stato un po’ sottovalutato, perché non è naturalissimo». Secondo Caressa, la partecipazione attiva dei difensori, le aperture sulle fasce e il dialogo a centrocampo avevano creato un sistema che, pur non essendo istintivo, era efficace.
Infine, Caressa ha osservato che l’Inter non ha ancora i giocatori giusti per fare l’uno contro uno: «L’Inter deve arrivare lì col gioco perché non ha i giocatori per fare l’uno contro uno, è ancora in fondo alla classifica dei dribbling vinti in Serie A». Questo limita le possibilità offensive della squadra e rende il cambio di gioco ancora più difficile da attuare senza il giusto materiale umano.