Carrarese, Bleve: “Sto iniziando una nuova vita calcistica. Dovrei cominciare il ritiro con il Lecce ma alla dirigenza ho detto la mia” | OneFootball

Carrarese, Bleve: “Sto iniziando una nuova vita calcistica. Dovrei cominciare il ritiro con il Lecce ma alla dirigenza ho detto la mia” | OneFootball

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·18 giugno 2024

Carrarese, Bleve: “Sto iniziando una nuova vita calcistica. Dovrei cominciare il ritiro con il Lecce ma alla dirigenza ho detto la mia”

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Tra i grandi protagonisti dell’impresa Carrarese c’è stato sicuramente Marco Bleve, portiere dei toscani che è riuscito addirittura a mantenere inviolata la porta in 19 partite su 38 totali. Uomo squadra dentro lo spogliatoio e peso specifico importante in campo, Bleve si è raccontato ai microfoni de La Casa di C.

Ecco le parole di Bleve:


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Questa vittoria non ha un valore preciso e tutto ciò ti rende molto orgoglioso. Vedere la gente piangere di gioia per una promozione che mancava da tanti anni ti fa capire che rimarremo nella storia. Vedere così tanti tifosi allo stadio, i bambini festeggiare, riaccendere l’entusiasmo in una città come Carrara è bellissimo. Sì, è stata la stagione del riscatto. In settimana ho parlato con Mattia Finotto e pensavamo a quanto sia importante fare la scelta giusta. Anche io, come lui, sarei potuto andare in un’altra squadra. Invece, sono venuto a Carrara e ho vinto i playoff. Sto iniziando una nuova vita calcistica. Ho trasportato anche mia mamma e mia nonna a guardare il calcio, ma la persona con cui mi confronto di più è mio padre. Anche lui ha giocato a calcio e, quando è arrivata la proposta della Carrarese, mi ha detto: “Sei un pazzo a lasciare il Lecce e scendere di due categorie per giocare titolare. Le chiamate del direttore sportivo e del presidente della Carrarese mi hanno convinto.Quando qualcuno ti vuole così tanto come mi ha voluto la Carrarese e si raggiunge il giusto accordo economico va bene scendere di due categorie. Ho capito subito che era giusto accettare l’offerta. Calabro? Non c’è mai stato il distacco allenatore-giocatore. Lo conoscevo già perchè siamo della stessa zona, ci incontravamo al mare e parlavamo di calcio. Non mi sarei mai aspettato che diventasse il mio allenatore. Qualche parola in dialetto ci scappa, è un rapporto intenso. Sono un leccese che ha giocato a Lecce per molto tempo. La difficoltà nella scelta di cambiare squadra era legata al lasciare tutto ciò che, da anni, ti circonda. Mi sento quasi tutti i giorni con i ragazzi. Non è stata una scelta facile ma ha ripagato. Sono molto contento per il loro campionato. Futuro? Dovrei cominciare il ritiro con il Lecce. Alla dirigenza della Carrarese ho detto la mia, vedremo cosa succederà”.

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